Cosa succede al Fringe Martedì 3 Luglio? Protagonista il teatro con Elena Succhiarelli, autrice umbra che interpreta il suo stesso testo scritto in dialetto. “Celestina: Je l'emo fatta! Te vojo fa contenta”, è il titolo del monologo che promuove il confronto e descrive come la protagonista, Celestina, ritrovi fiducia in se stessa muovendosi verso l'altro. Uno scorcio sulla difficoltà di rapporti e insieme un inno all'amore all'accettazione delle differenze. (Largo Oberdan 18.30 in replica mercoledì alle 21.30). Sempre al Cantiere arriva una tragicommedia musicale dei giorni nostri. “Shitz- pane, amore e salame” è la storia di una famiglia ebrea. Shitz il padre e Setcha la madre non desiderano altro che il matrimonio della loro figlia Shpratzi. Una sera ad una festa la ragazza incontra un giovane e i due presi da un impeto d'amore improvviso e poco credibile decidono di sposarsi la sera stessa. Ma il matrimonio innescherà una serie di avvenimenti che non porteranno la famiglia alla felicità bensì la getteranno in situazioni grottesche e tragicomiche. (Cantiere Oberdan ore 21.30, mercoledì in replica alle 18.30.)
INCONTRO CON L'ARTISTA
“Strada Provinciale40” – Largo Oberdan Martedì 3 luglio ore 22.30 in replica Giovedì 5 luglio ore 18.30
Compagnia Evoè Teatro
“Per sei mesi ogni giovedì notte sono uscita sulla strada che collega Milano a Binasco, con l'unità di strada notte. Seduta nel sedile posteriore di una macchina osservavo due operatori sociali avvicinare le prostitute della binasca, la strada provinciale 40, e parlare con loro.” E' così che Cristina Belgioioso spiega il suo testo. E' così che questa esperienza, racconta l'autrice, si traduce in uno spettacolo teatrale: “Strada Provinciale40”. Il progetto è un insieme di discorsi e frammenti che raccontano le notti di queste donne costrette alla strada. Le stesse che sollecitate da domande dirette degli operatori, tentano di raccontare la propria esperienza di vita, continuamente interrotte dal cliente di turno che passa e pretende il suo servizio, dai papponi o altri personaggi di un paesaggio alquanto sconosciuto, costellato di clacson di automobili e camion che sfrecciano a due passi, immersi nella nebbia e nel freddo. Al termine del progetto di affiancamento, Cristina Belgioioso, insieme a Nastassia Calia, Martina Galletta, Gabriella Italiano, Alice Protto della Compagnia Evoè Teatro decidono di investire le proprie energie per produrre questo progetto e di far rivivere il materiale raccolto in uno spettacolo teatrale dai toni forti che riferisce di esistenze al limite e di una realtà indagata dal punto di vista femminile. A Spoleto la compagnia porterà “in strada” lo spettacolo, con lo scopo di accompagnare il pubblico alla scoperta di quelle zone d’ombra che ogni città nasconde al suo interno. “Parte integrante del progetto é la ricerca di luoghi nelle città- continua la Belgioioso- spazi non teatrali dove sperimentare la messa in scena, adattandola alle loro caratteristiche, in una formula itinerante che cerca di riproporre il disorientamento e il disagio vissuto da me e percepito nelle ragazze della binasca, durante i nostri brevi incontri notturni.”