Partecipando alla conferenza stampa convocata da Sase all’aeroporto, l’assessore regionale Giuseppe Chianella, su nostra esplicita domanda sugli intendimenti politici circa la gestione dello scalo, era stato chiaro: “Il Cda di Sase è ormai in scadenza e comunque non decide solo la Regione“. Insomma, il voto con cui il Consiglio regionale ha chiesto l’azzeramento dei vertici della società che gestisce l’aeroporto non avrebbe potuto avere,di fatto, conseguenze.
E nell’audizione al Comitato per il controllo e la valutazione dell’assessore Chianella in merito all’attuazione dell’ordine del giorno Leonelli (Pd) con cui l’Assemblea legislativa impegnava la Giunta di Palazzo Donini ad una serie di iniziative verso il Consiglio di amministrazione della società di gestione dell’aeroporto “S. Francesco di Assisi”, è andato in scena un altro scontro tra l’assessore socialista e l’ex segretario regionale dem.
L’atto di indirizzo approvato dall’Aula nello scorso dicembre era stato presentato da Leonelli ed è stato proprio il consigliere del Pd a chiedere che l’assessore Chianella chiarisse i contorni della sua attuazione. Tanto alla luce della conferenza stampa del presidente di Sase, Ernesto Cesaretti, a cui a partecipato anche Chianella. Nella quale si è parlato del progetto di realizzare una scuola di volo a S. Egidio. “Una soluzione
– ha sottolineato Leonelli – di cui non si è mai parlato in queste Aule. Al di là dell’investimento di 70 milioni, andrebbe evitato – ha attaccato Leonelli – di prendere altre cantonate e di pubblicizzare altre rotte e partnership che poi si sono rivelate dei boomerang. La creazione di una scuola di volo cambierebbe la natura del San Francesco, rischiando addirittura di chiuderlo ai voli civili, come già avvenuto a
Taranto“.
Cesaretti: “Con più soldi tratteremmo con Lufthansa e EasyJet
“Mi lascia perplesso – ha proseguito l’esponente dem – che un Consiglio di amministrazione, sfiduciato di fatto dalla Regione e in scadenza, continua ad elaborare strategie senza coinvolgere l’Assemblea legislativa. Il tutto ignorando le indicazioni dell’ordine del giorno approvata dall’Aula consiliare. Andrebbe chiarito se il Consiglio di amministrazione è stato edotto dalla Giunta regionale di quanto deciso dall’Assemblea”.
Ma i rapporti tra Sase e la Giunta regionale, almeno da quanto visto mercoledì mattina con Cesaretti e Chianella che parlavano insieme del futuro dell’aeroporto, è apparso tutt’altro che teso. Chianella ha ribadito a Leonelli che “il superamento del Cda della Sase non è possibile per noi, visto che esso viene nominato dall’Assemblea dei soci. Peraltro il rinnovo del Consiglio di amministrazioni è previsto nel giro di pochi mesi. Questo punto dell’ordine del giorno è quindi tecnicamente non praticabile“.
Quanto al resto, Chianella ha comunicato ufficialmente “le iniziative del Comune di Assisi e Perugia per devolvere parte della tassa di soggiorno al finanziamento dell’aeroporto. Non sappiamo di quale ammontare si tratterà, ma saranno comunque risorse aggiuntive. Sul collegamento con la ferrovia, il Piano regionale dei trasporti prevedeva una stazione ad Ospedalicchio, ma questa opzione è stata messa in discussione nell’ambito del progetto Ikea, che però ora sembra tornato in alto mare. Sarà quindi necessario approfondire la questione, verificando anche se gli interventi di Anas saranno confermati. In merito al Tavolo di confronto straordinario con gli enti locali, questo potrebbe essere attivato. L’atto di indirizzo dell’Assemblea, per alcuni aspetti risulta impraticabile. In ogni caso io non ho partecipato al Cda di Sase e non ho la delega a parteciparvi. Queste richieste – ha concluso Chianella – vanno avanzate all’assessore alle partecipate”.
Leonelli si è detto “non soddisfatto della risposta ricevuta”, evidenziando che “la Regione detiene il 35 percento delle azioni di Sase e quindi può chiedere una Assemblea straordinaria dei soci, nella quale avanzare la richiesta di dimissioni del Cda. Mi pare di capire che ciò non sia avvenuto, disattendendo il voto dell’Aula. Si continua peraltro a fare riferimento alla scadenza naturale del mandato del Consiglio di amministrazione senza che nessuno sia in grado di indicare una data precisa”.
Il presidente del Comitato, Morroni, ha concluso evidenziando che “sarebbe molto grave se la Giunta lasciasse cadere nel vuoto una mozione approvata dall’Assemblea. A poco valgono le considerazioni di ordine tecnico e chi rappresenta la Giunta in questa Commissione ha il dovere di fornire risposte puntuali, a prescindere dalla proprie deleghe. Va valutato se questo Comitato è competente a convocare i rappresentanti di Sase e di Sviluppumbria, altrimenti chiederemo al presidente della Seconda commissione di convocarli”.
Deluse le attese del consigliere Claudio Ricci di trovare al Comitato i vertici della Sase, visto che sono attesi inutilmente da quattro mesi sono in audizione presso la Seconda commissione.