La “Colonna del viaggiatore” di Arnaldo Pomodoro, una delle opere simbolo della mostra “Sculture nella città. Spoleto 1962”, ideata e curata da Giovanni Carandente in occasione del 5° Festival dei Due Mondi, sarà ricollocata nella sua sede originaria di Viale Trento e Trieste. La decisione è stata presa ieri dopo un incontro a Milano tra il Maestro Arnaldo Pomodoro e il Sindaco di Spoleto Daniele Benedetti. L’opera di Pomodoro era stata rimossa nel 2009 in occasione della realizzazione della rotatoria di Viale Trento e Trieste e trasferita nel deposito museale del Comune a Santo Chiodo, dove è tuttora custodita.
Ad illustrare i contenuti dell’incontro a Milano, cui ha partecipato anche il dirigente della Cultura del Comune di Spoleto Sandro Frontalini e l’architetto Mariangela Marchetti, è il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti: “È stato un incontro all’insegna della massima cordialità e collaborazione. Il Maestro si è detto concorde nel riportare nella sua collocazione originale la sua celebre opera, offrendo naturalmente tutti i suggerimenti, di carattere estetico-artistico, necessari per far dialogare l’opera con un contesto urbano che è diverso rispetto a quello del 1962. Il placet di Pomodoro è fondamentale perché è naturalmente all’autore dell’opera che spetta la decisione definitiva per la collocazione della scultura”.
“Quanto prima, fatte tutte le necessarie verifiche di tipo tecnico-logistico – spiega il sindaco – riconsegneremo alla città un’opera che rappresenta una delle straordinarie eredità lasciateci dalle mostra “Sculture nella Città”, uno dei momenti chiave della scultura contemporanea internazionale. Pomodoro ha avuto parole di grande affetto nel ricordare Giovanni Carandente e ha espresso grande soddisfazione nel vedere intitolato a lui il Museo di Arti Visive di Palazzo Collicola.”
La Colonna del Viaggiatore del 1962, alta 6 metri e realizzata in acciaio, è la prima opera di grande mole realizzata dallo scultore Arnaldo Pomodoro. Conclusa la mostra del 1962, l'opera venne generosamente donata alla città dall'artista, il quale ricevette poi un numero crescente di commesse, tanto che oggi le sue sculture di grande mole si ergono in diverse città del mondo, quali Roma, New York, Tokio, Mosca e Los Angeles.
La ricollocazione dell’opera di Pomodoro fa parte di un più ampio progetto di valorizzazione delle sei sculture della mostra del 62 che sono presenti in città, progetto per il quale il Comune di Spoleto ha chiesto dei finanziamenti a valere sul bando POR-FESR bandito dalla Regione dell’Umbria.