Basta ai tir in città: a lamentarsi sono Italia Nostra e WWF di Ternni, che con una loro nota hanno voluto esprimere il loro dissenso per la situazione venutasi a creare nel capoluogo umbro. Le due associazioni portano a carico della loro protesta anche alcuni episodi accaduti negli ultimi periodi, sempre a Terni, tali da poter mettere in pericolo non solo la circolazione urbana ma anche i cittadini. Di seguito la lettera integrale:
“Qualche settimana fa un Tir ha perso un carico di pesantissime lastre in acciaio lungo la rotonda Viale Bramante-Via Proietti Divi. I prodotti sono precipitati sull’attiguo marciapiede e sulla pista ciclabile, disseminati per giorni di detriti di cemento e asfalto.
Fortunatamente non si è fatto male nessuno, vista anche l’ora tarda.
Ma se fosse capitato di mattina, con ASL e uffici finanziari a pieno regime? Se le lastre fossero cadute su un’altra macchina?
Non è il primo incidente del genere, ma vorremmo che fosse l’ultimo; non è più tollerabile che la città – da Via Narni a Via Turati, da Via Bramante a Via Romagna – sia assediata da mezzi con 40 tonnellate al seguito e, oltretutto, altamente inquinanti
Suscita nondimeno interrogativi l’accesso merci delle Acciaierie su Via Stefano Breda-Ponte d’Oro, con camion che si predispongono trasversalmente e pericolosamente lungo la strada quando, invece, sarebbe pronta una viabilità ben diversa; da anni sono infatti conclusi alcuni importanti lavori che prevedono nuove rampe stradali per le merci. Possibile che si insista ancora con il vecchio accesso?
Le Acciaierie favoriscano l’apertura di quelle rampe, eliminando l’ingresso attuale.
Nella speranza che i prodotti in entrata e in uscita dall’AST, così come dalle altre aziende dotate di raccordo dedicato, siano trasportati totalmente tramite container ferroviari e non più su gomma, nell’attesa di una qualche piattaforma logistica integrata prossima ventura a vantaggio di tutte le imprese locali, prima che sia troppo tardi il Comune di Terni proceda a una rapida e radicale revisione dell’esistente piano di viabilità, imponendo ai TIR di raggiungere l’AST non più per il tramite delle direttrici interne all’abitato, ma percorrendo la superstrada Terni-Orte”.
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