Il bilancio semestrale dell’Istituto Clinico Tiberino, ex Prosperius di Umbertide, è stato illustrato stamattina (30 settembre) nella sede della struttura di riabilitazione, alla presenza dalla Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, del sindaco di Umbertide Luca Carizia, del presidente dell’Istituto Antonio D’Acunto, dell’Amministratore delegato Alessio Brugnoni e di Nicola Nardella, direttore generale Usl Umbria1.
Da una perdita di oltre 1,5 milioni di euro del 2021, si è passati ad una inferiore a 500mila euro a fine 2022, per approdare ad un utile che sfiorava i 2,4 milioni di euro nel dicembre 2023. Nei primi 6 mesi dell’anno in corso l’Istituto Clinico Tiberino ha registrato un utile di 1,4 milioni di euro, risultando quindi i conti di quest’anno migliori rispetto a quello che lo ha preceduto, e ha poi chiuso l’esercizio 2023 con un fatturato di oltre 10,6 milioni e un valore totale della produzione che ha superato gli 11 (di cui circa 7 arrivati attraverso la mobilità attiva, ovvero servizi e prestazioni erogati a pazienti provenienti da fuori regione).
“I risultati che il presidente D’Acunto e l’Ad Alessio Brugnoni ci illustrano oggi – ha dichiarato Tesei – sono la dimostrazione plastica di quanto la sinergia tra pubblico e privato possa funzionare e possa erogare servizi di alta qualità in campo sanitario. Ci permette anche di smentire chi ci vuole dipingere come fautori del privato a discapito del pubblico, visto che qui abbiamo riportato la quota dei soci pubblici, rappresentati da Regione, Usl Umbria 1 e Comune di Umbertide al 51%, mentre prima era maggioritario il privato. Se il privato convenzionato, quindi senza spese per l’utente, produce utili, salvaguarda l’occupazione ed eroga servizi di alto livello la pubblica amministrazione e i cittadini non possono che essere soddisfatti”.
“Da quando siamo subentrati nella gestione nel settembre del 2022 – ha voluto ricordare l’Ad Brugnoni – abbiamo invertito un trend negativo e nel 2023 abbiamo effettuato investimenti per 500mila euro, finalizzati soprattutto all’acquisto di software e al miglioramento del comfort con l’acquisto di nuovi letti elettrici e nuovi ausili in ambito riabilitativo, mentre ulteriori 300mila euro hanno riguardato lavori di ristrutturazione e ampliamento dell’area dedicata alla tecnologia robotica, dell’area neurologica, ortopedica e della terapia occupazionale. Abbiamo potuto trasformare i contratti dei nostri circa 120 dipendenti in contratti a tempo indeterminato e ci siamo affermati come una realtà di eccellenza nel campo della riabilitazione intensiva a livello nazionale sia per l’area ortopedica che per quella neurologica”.
Dal canto suo il sindaco di Umbertide Carizia ha voluto brevemente ripercorrere la storia dell’Istituto, ringraziando per il suo importante apporto anche il precedente presidente Giuseppe Barberi, mentre Nicola Nardella, direttore generale Usl Umbria1, ha insistito sull’importanza della cooperazione tra pubblico e privato “non solo sotto l’aspetto economico, pur lusinghiero e importante ma soprattutto sotto quello della qualità dei servizi riabilitativi, che in questo momento l’Istituto Clinico Tiberino riesce ad erogare e che viene ampiamente riconosciuto anche da tanta utenza proveniente da fuori regione”.