I carabinieri avrebbero fatto approfondimenti su un'utilitaria danneggiata portata in una carrozzeria di Gualdo Tadino, sentita una persona | Il giovane è sempre in terapia intensiva a Perugia
A Gualdo Tadino il “giallo” del 20enne ritrovato privo di sensi in un fosso lungo la statale 444 potrebbe essere arrivato ad una soluzione. Una persona si sarebbe infatti presentata in una carrozzeria del posto con auto semi distrutta.
L’ignoto personaggio – che avrebbe detto di aver ritrovato la sua utilitaria già danneggiata nel parcheggio di un supermercato – sarebbe stato sentito ieri (19 gennaio) dai carabinieri poiché, oltretutto, i danni riportati dalla vettura sembrerebbero compatibili proprio con l’investimento di un pedone. Una pista calda e concreta, dunque, che i militari stanno seriamente approfondendo, prima dei dovuti accertamenti e l’eventuale ausilio dei filmati delle vicine telecamere di videosorveglianza.
Intanto il giovane ferito, di origini rumene ma residente a Gualdo Tadino, resta sempre in gravissime condizioni al Santa Maria della Misericordia di Perugia. Al momento si trova in terapia intensiva con prognosi riservata. L’incidente potrebbe essere avvenuto molte ore prima del ritrovamento nel fosso – alle 11.30 di mattina – addirittura a notte fonda. Il 20enne, oltre a vari politraumi – con un’emorragia cerebrale e fratture ad una gamba – è stato trovato anche in uno stato di ipotermia.
Il ragazzo, che abita in una zona ben distante dalla statale, si spostava quasi sempre a piedi, non avendo un’auto propria. Non aveva neanche precedenti di nessun genere, dettaglio che non lascia minimamente pensare a dinamiche più “losche”. In quel maledetto mercoledì avrebbe potuto dirigersi proprio al centro commerciale Porta Nova, a due passi dal fosso dove è stato poi ritrovato.
Il conducente dell’auto pirata, non fermatosi a prestare soccorso, rischia ovviamente il carcere. Gli inquirenti dovranno comunque accertare se la persona alla guida della vettura si sia effettivamente resa conto dell’accaduto oppure no.