Dicembre come ‘ai vecchi tempi’, gennaio anomalo. Dati e curiosità diffusi da MeteoFoligno

Parlare del tempo – inteso come meteo – è una delle modalità più diffuse per fare conversazione: un vero e proprio pallino a qualsiasi latitudine, alla base c’è addirittura un chiaro motivo antropologico. Non solo perché le condizioni atmosferiche hanno un impatto fisico immediato sulla nostra vita, ma perché parlare del tempo, ovunque e con chiunque, è piacevole, rilassante e persino ovvio.

Solo in Italia è al primo posto un altro ‘argomento generico’, ovviamente si tratta del cibo. Ma ormai che siamo alle soglie della primavera, com’è andato questo inverno a Foligno?

Dicembre è stato un mese degno degli anni 70 e 80 quando – come si dice – l’inverno era inverno, e finalmente – con buona pace dei meteropatici – sembrano tornare anche ‘i conti della pioggia’ che potrebbero scongiurare i ciclici allarmi per un’estate senza risorse idriche.

A tracciare il quadro è ‘MeteoFoligno’ che ha recentemente pubblicato un dettagliato report della stagione invernale. Scopriamo così che dicembre ha fatto registrare frequenti nevicate in montagna, un toccasana per in particolar modo per gli Altipiani Plestini e la Palude di Colfiorito, fondamentale risorsa per le sorgenti che alimentano il Folignate.

Le temperature sono state spesso addirittura inferiori di qualche decimo di grado rispetto alla ‘norma deviata’ degli ultimi anni, quindi un dicembre in cui ha fatto il freddo che deve fare, come direbbero i nostri nonni. Diverso l’avvio del 2025 con un gennaio definito “veramente anomalo” con una media di oltre tre gradi rispetto alla ‘norma’, un mese finito in archivio con qualche gelata nelle conche, dovute ad alta pressione ed inversione termica.

Stando al report “un po’ di normalità è tornata in febbraio, con qualche buon passaggio perturbato e leggere nevicate sui nostri altopiani” il termometro ha fatto segnare temperature superiori alla media ma soltanto di qualche decimale.

Insomma, l’inverno sostanzialmente c’è stato, con una punta massima la mattina del 22 dicembre quando a Foligno città si sono toccati i -3.8° ed anche il fine anno è stato a dir poco gelido con -3.7° proprio il 31 dicembre. Spulciando i dati elaborati da MeteoFoligno si scopre che le precipitazioni invernali non sono state determinate dalle tradizionali ‘incursioni balcaniche’ ma piuttosto da tiepida e umida aria atlantica.

Viene infine rilevato il fenomeno della cosiddetta ‘isola di calore urbana’ legata sostanzialmente agli impianti di riscaldamento: nella zona fra la stazione e l’aeroporto con la differenza di un grado. Il picco delle precipitazioni si è verificato a Colfiorito, fanalino di coda la zona di Maceratola, mentre la temperatura media invernale è stata di 4,8° a Colfiorito rispetto alla media di 8,4° di Foligno Centro.

Ed ora non resta che aspettare con ottimismo l’arrivo ormai imminente della primavera.