di Enrico Mariani (*)
Non si è fatto attendere l'augurio di Buon Anno agli invalidi civili da parte del Governo e dell'Inps. Con una circolare emanata il 28 Dicembre 2012, e cioè in pieno clima festivo, l'Inps insieme alle nuove cifre delle pensioni di invalidità civile comunica anche i nuovi limiti di reddito oltre i quali l'invalido non può percepire il beneficio economico; e da qui che viene fuori “l'augurio”. Chi è invalido totale (100%) per aver diritto all'assegno non deve superare i 16.127 Euro di reddito non più personali ma coniugali.
Questo oltre ad essere un ulteriore affronto provocatorio verso la categoria è anche, come riporta il nostro Presidente Nazionale Dott. Giovanni Pagano, una inaccettabile ed incostituzionale disparità di trattamento fra cittadini: ad esempio fra invalidi civili totali e quelli parziali, oppure ciechi e sordi, categorie tutte non colpite da questa decisione INPS, il cui reddito rimane personale. L’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili annuncia pertanto battaglia e ha scritto una dura lettera di protesta all’Inps, al Governo, ai Ministeri competenti e a tutti i gruppi parlamentari, spiegando lo sconcerto dei cittadini disabili e le ragioni della opposizione ANMIC.
Anche l’ ANMIC UMBRIA comunica che sarà a fianco ed in continuo contatto con la Presidenza Nazionale per far in modo di stoppare questo nuovo affronto ad una categoria debole e fortemente disagiata come quella degli invalidi civili.
Solo prendendo in considerazione il 2012 il mondo della disabilità è stato continuamente preso di mira dalle Istituzioni. Si è cominciato con la proposta di inserire il reddito sul diritto all’assegno di accompagnamento, si è proseguiti con l’intento di innalzare la percentuale indennizzabile dal 74% al 85%, si è continuati con il volere l’inserimento nel computo Isee della cifra dell’indennità di accompagnamento, poi la riduzione del sostegno sulle scuole, inoltre la revisione delle tabelle su cui le commissioni si basano per l’assegnazione del punteggio di invalidità civile. Tutto ciò senza considerare che la categoria rimane sotto uno sbarramento di fuoco grazie ai continui piani di verifica annuali fatti non per scovare i falsi invalidi ma per mettere in difficoltà l’intera categoria, come se già non lo fosse.
Tutte le proposte sopra descritte grazie soprattutto alla contrapposizione dell’Anmic sono state annullate. Si spera che anche questo ulteriore affronto possa essere sventato.
(*) PRESIDENTE REGIONALE ANMIC UMBRIA