INTERROGAZIONE DI AN SUI RISCHI DI UNA POSSIBILE INONDAZIONE A FOLIGNO (Foto conferenza) - Tuttoggi.info

INTERROGAZIONE DI AN SUI RISCHI DI UNA POSSIBILE INONDAZIONE A FOLIGNO (Foto conferenza)

Redazione

INTERROGAZIONE DI AN SUI RISCHI DI UNA POSSIBILE INONDAZIONE A FOLIGNO (Foto conferenza)

Sab, 18/10/2008 - 17:30

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“Si vuole capire se l'emergenza dell'esondazione del Topino è reale oppure no. Se lo è, l'amministrazione deve prendere in fretta dei provvedimenti, se non lo è, i soldi stanziati per tale tipo di situazione possono essere utilizzati in un altro modo”

E' questa la premessa avanzata dal Consigliere Regionale e Capogruppo di Alleanza Nazionale Franco Zaffini che insieme ad Andrea Lignani Marchesani, Capogruppo Cdl per l'Umbria, ha presentato un'interrogazione avente come oggetto la riduzione del rischio idraulico nei bacini del Topino e del Chiona, e i ritardi delle decisioni della Giunta Comunale e il relativo aggravio dei costi.

“Viene il dubbio – ha proseguito Zaffini – sulla serietà del problema perché tutti gli interventi che vengono prospettati, sono a valle di Foligno, e siccome si sta parlando di un pericolo di inondazione, non si capisce come si riesca a mettere in sicurezza la città. Se si facesse chiarezza su tutta la questione e si desse un quadro veritiero sulla situazione – ha concluso il Capogruppo di Alleanza Nazionale – anche far comprendere i disagi o i cambiamenti ai cittadini sarebbe più semplice”.

Storicamente il fiume Topino è soggetto ad una piena con un intervallo di 200 anni, il che fa prevedere che intorno al 2036, con un dovuto margine di errore, Foligno potrebbe incorrere in una possibile inondazione che metterebbe a rischio numerose abitazioni e in pericolo un numero notevole di persone.

La situazione è tutt'altro che chiara. Già nel luglio 2001 era stato firmato un accordo fra il Governo e la Regione Umbria, atto a ridurre i rischi idraulici nei bacini del Topino e del torrente Chiona nei comuni di Foligno e Cannara. A distanza di sette anni e dopo l'elaborazione, ad opera del Consorzio Bonifica Umbra, di varie soluzioni progettuali, si è ancora in attesa della realizzazione di qualche intervento.

Agli inizi del 2005 il Consorzio della Bonifica Umbra, ha predisposto un progetto la cui spesa complessiva ammontava a 8milioni e 750mila euro che si componeva di due stralci: il primo, di importo pari a 6milioni e 435mila euro, prevedeva la risagomatura dell'alveo del Topino con la riapertura delle golene, e realizzazione di due casse di espansione extra alveo, una in Loc. Budino, alla confluenza del Chiona col Topino, ed una a Bevagna-Cannara alla confluenza del Timia col Topino; il secondo stralcio, di importo pari a 2milioni 315mila euro, prevedeva invece la demolizione e il rifacimento di due storici ponti di Foligno, quello di Viale Firenze (“ponte San Giacomo”) e ponte della Vittoria.

Questo tipo di interventi richiedeva per la sua realizzazione anche un diverso numero di espropri, ed è facile immaginare il perché si siano creati dei comitati di protesta per questo progetto. Ad un certo punto, i comitati approdano anche al Consiglio Regionale dove chiedono: di non demolire i due storici ponti; di coinvolgere i cittadini dei Comuni interessati; di avviare la procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), visto gli effetti che tali cambiamenti avrebbero avuto sul tessuto urbano.

Dopo questo iter di proposte, progetti e proteste, la cosa sembra assopirsi per diverso tempo e non avere un seguito.

“Dal 2006 ad oggi non si hanno più notizie – ha voluto riferire il consigliere di Alleanza Nazionale Marco Cesaro – sappiamo solo che sono stati approvati dalla regioni alcuni cambiamenti sul secondo stralcio. Chi è che deve prendere una decisione, il Comune o il Consorzio di Bonifica. Noi tutti abbiamo bisogno di risposte, di sapere quello che accadrà nella nostra città. Una cosa di cui l'amministrazione non sembra minimamente preoccuparsi – ha concluso Cesaro – è che il ponte San Giacomo è sottoposto a vincolo, per cui è impensabile che possa essere abbattuto, a maggior ragione, quando poi ce ne sono altri a monte che potenzialmente rappresentano lo stesso tipo di problema”.

Nel marzo 2007 la Regione ha approvato una prima variante proposta dal Consorzio: la riduzione della vasca di liminazione di Cannara-Bevagna da 100 a 80 ettari e lo spostamento a Spello, su aree pubbliche della vasca di liminazione inizialmente prevista a Budino.

Nel gennaio 2008, il Consorzio ribadisce alla Regione che in seguito agli studi effettuati è emerso che l'unica soluzione praticabile alternativa al progetto originario è la seguente. Per il primo stralcio: realizzare la vasca di liminazione di Bevagna-Cannara; la sistemazione in alveo da effettuarsi sul Topino fra Cannara e Foligno e sul Timia fra la vasca di liminazione di Bevagna-Cannara e la confluenza sul Topino. Il tutto per un costo totale di 8milioni e 750mila euro. Il secondo stralcio: la realizzazione della vasca di liminazione a Spello; la demolizione del ponte di Porta Firenze e la riprofilatura di ponte della Vittoria, oppure in alternativa risagomatura e approfondimento dell'alveo del Topino. Per questi lavori i costi non sono ancora stati quantificati.

Dati i fatti l'interrogazione presentata da Franco Zaffini e Andrea Lignani Marchesani chiede le seguenti cose:

– se in attesa della decisione del sindaco, siano stati quantificati i costi del secondo stralcio

– su quali fondi verranno individuate le risorse per il secondo stralcio

– quanto ancora si dovrà aspettare la decisione del primo cittadino

– se è possibile avere un cronoprogrmma per la realizzazione delle opere

– se non sia stato pensato che questo ritardo abbia poi causato anche un notevole incremento delle spese

Queste le domande che verranno poste al sindaco, che sarà sollecitato dalla presentazione, al prossimo consiglio comunale, di un interrogazione urgente alla quale sarà chiamato a rispondere e a dare delle spiegazioni sull'intera vicenda.

(Valentina Ballarani)


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