Un altro passo verso l’integrazione degli ospedali di Foligno. Dopo Spoleto, infatti, anche il sindaco Nando Mismetti ha nominato i suoi “saggi” chiamati a studiare una ipotesi di riorganizzazione dei servizi sanitari. Lo aveva preannunciato il primo cittadino di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, ed oggi Mismetti ha ufficializzato i tre nomi. Provocando però la reazione del Movimento per Foligno.
I tre saggi – “E’ stato avviato un percorso – ricorda Nando Mismetti – per una collaborazione sempre più stretta con Spoleto che interessa il territorio e l’ospedale. Con il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, si sono svolti diversi incontri su queste tematiche. In quest’ottica è stato creato un gruppo di tecnici, riconosciuti dalle comunità (tra cui Giorgio Nicolic, Daniele Pinaglia, Giancarlo Nizzi) per rispondere all’esigenza di dare risposte di qualità in merito alla riorganizzazione dei servizi sanitari in un percorso che coinvolga Asl e Regione E’ importante collaborare – aggiunge il sindaco di Foligno – per elaborare proposte condivise che, partendo dai servizi territoriali, possa favorire l’integrazione tra le due strutture ospedale nell’ottica di un unico ospedale con due sedi. In questa direzione occorre valutare l’impatto che provocherà anche il nuovo tracciato della 77 in relazione alle strutture ospedaliere marchigiane e anche il fatto che l’ospedale di Foligno è, da anni, un punto di riferimento per tutti gli abitanti che abitano nella zona di Assisi”.
Movimento per Foligno – Non si fa attendere però la reazione della stessa politica folignate. Ed è il gruppo rappresentato in consiglio comunale da Lorenzo Schiarea che prende posizione: “Singolare la solitaria decisione del sindaco di nominare tre medici in quiescenza per approfondire una equivoca integrazione tra gli ospedali di Foligno e Spoleto. Una ennesima confusione di ruoli, non si sa se voluta o inconsapevole, che non produrrà né novità né soluzioni. Sarebbe stato utile e perfino obbligatorio – prosegue MpF – un ruolo partecipe e da protagonista delle istituzioni comunali, Consiglio e Commissioni comunali che avessero interloquito con l’assessore regionale alla Sanità per conoscere gli intendimenti della regione rispetto al piano sanitario e sulla organizzazione delle rete ospedaliera. In effetti le competenze in merito sono esclusivamente della Regione e questo rappresenta un motivo in più nell’immaginare che le frettolose indicazioni del sindaco, al di là della rispettabilità dei professionisti indicati, saranno motivo non solo di confusione e di ulteriori ritardi ma anche di nuova incertezza sul ruolo e sul futuro dell’ospedale di Foligno. Il Movimento per Foligno chiede al sindaco di abbandonare tentazioni imitatorie nei confronti degli amministratori spoletini, di riportare, come naturale, la questione nelle sedi istituzionalmente competenti e di invitare con la necessaria urgenza l’Assessore regionale alla sanità a riferire in Consiglio comunale sulle intenzioni riguardo il ruolo e il potenziamento dell’ospedale di Foligno che potrà convivere con quello di Spoleto – conclude – solo in una ottica di potenziamento e non certo di indistinta integrazione”.