Gli agenti della Polizia di Stato, dopo un inseguimento, l’hanno fermato a torso nudo nascosto sotto un cavalcavia in località Acquafredda intorno alle 12:45 di ieri, dopo che, in un ultimo inutile tentativo, si era tolto la camicia bianca per mimetizzarsi nella campagna circostante l’A1, all’altezza di Orvieto.
I poliziotti si erano messi poco prima sulle sue tracce, dopo che era stato diramato l’allarme dalla Sottosezione della Polizia Stradale di Orvieto per un’autovettura da ricercare perché sospetta.
L’auto era stata vista dagli agenti, poco dopo le 11:00, uscire da un’area di servizio e dirigersi a nord e quando è stato intimato l’alt, l’uomo alla guida ha frenato bruscamente ed è sceso, abbandonando il veicolo e scappando a piedi, scavalcando la recinzione autostradale. Immediata la nota di ricerca del fuggiasco da parte della Polstrada con la dettagliata descrizione dell’uomo e del suo abbigliamento: alto, fisico atletico, 30enne, camicia bianca e pantaloni grigioverdi.
Nonostante il terreno impervio, gli agenti del Commissariato lo hanno individuato tra la fitta sterpaglia, nei pantaloni aveva due dispositivi, simili a dei telecomandi, inibitori di frequenze, atti ad impedire la chiusura telecomandata delle auto in sosta.
Nel frattempo, anche la perquisizione dell’auto aveva dato esito positivo: merce varia, tra cui il bagaglio rubato durante la mattina su un’auto in sosta in un’area di servizio nei pressi di Frosinone ed uno sfollagente estensibile nascosto sotto il sedile.
L’uomo, un napoletano di 34 anni, con numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, commessi maggiormente in ambito autostradale e truffe, anche attraverso la clonazione carte di credito e bancomat, nonché denunciato lo scorso gennaio proprio dalla Sottosezione Polizia Stradale di Orvieto per rapina impropria, è stato arrestato per ricettazione, furto, possesso di oggetti atti ad offendere e resistenza a Pubblico Ufficiale ed è stato portato in serata al carcere di Terni, dove rimane a disposizione del Pubblico Ministero Sostituto Procuratore Raffaele Pesiri.
Le indagini della Polizia di Stato, effettuate congiuntamente dalla Sottosezione Polizia Stradale e dal Commissariato di PS, proseguono per accertare la provenienza dell’altra merce trovata nell’auto e per verificare la responsabilità dell’arrestato, e di eventuali altri complici, nei furti analoghi avvenuti in questi giorni nelle aree di servizio lungo il tratto autostradale di competenza, compreso tra Orte e Chiusi.