Sono iniziati i lavori di ampliamento del cimitero di Bevagna con la edificazione di 192 loculi a completamento della zona “E”. La costruzione verrà ubicata in un'area già definita dal retro di altri nuclei posti a quota più alta dal vialetto di penetrazione nella parte anteriore e nei due lati più corti dal corpo servizi e dal collegamento con la sovrastante zona “B”. Dal punto di vista logistico e prospettico il nuovo sito viene realizzato in un'area che non deturpa l'ambiente e non danneggia l'estetica. Anche gli accessi e l'uso per i visitatori sono razionali e sicuri poiché potrà essere utilizzato il vialetto esistente che già serve le cappelline antistanti. Si tratta quindi di realizzare, con lo stesso sistema costruttivo che caratterizza la zona “E”, tre nuove porzioni di fabbricato giuntati simicamente che ospitano 192 loculi: 96 accessibili al piano terra e 96 al primo piano. La costruzione sarà caratterizzata da organismi strutturalmente indipendenti. Ogni organismo strutturale avrà una fondazione a platea in cemento armato su un getto di calcestruzzo magro. L'elevazione sarà costituita da una struttura intelaiata di travi e pilastri nella parte anteriore, mentre in quella posteriore (che delimita e racchiude i loculi) la struttura sarà realizzata da setti in c.a. dello spessore di 20 centimetri. Per un più facile raggiungimento del primo piano verrà installato un ascensore oleodinamico dotato di una cabina di acciaio con ritorno automatico a terra in caso di mancanza di energia. Sarà inoltre realizzato un impianto di smaltimento delle acque meteoriche e di lavaggio da allacciarsi alla fognatura con la posa di quattro fontane in ghisa, oltre all'impianto elettrico per le 192 lampade votive, illuminazione notturna e luci di emergenza. “L'impegno assunto dall'amministrazione comunale – tiene a ribadire il sindaco di Bevagna, Enrico Bastioli – si sta materializzando. Questo intervento è parte integrante anche di un più vasto progetto finalizzato a mettere in sicurezza una parte del cimitero che oggi presenta delle criticità”.