I vertici dell'Università: rispettate le norme, pronti a tutelare i nostri diritti e la nostra immagine
L’Università degli Studi “Niccolò Cusano” (Unicusano) difende l’operato dei propri vertici e la correttezza delle operazioni di fronte all’indagine che ha portato il Tribunale di Roma a emanare un decreto di sequestro preventivo dei saldi attivi giacenti sui conti correnti intestati all’Università, fino a concorrenza dell’importo di circa 20 milioni di euro, per una presunta evasione fiscale.
Imposte evase, sequestro da 20 milioni
per Unicusano
‘Terremoto’ Unicusano, Bandecchi:
“Pensavo volessero arrestarsmi”
“Gli organi apicali dell’Ateneo, come del resto tutti i dipendenti delle strutture amministrative – scrive l’Università – hanno costantemente informato il proprio operato alla scrupolosa applicazione della normativa vigente, con particolare riguardo non solo alla legislazione universitaria ma anche, ed in particolar modo, alla normativa fiscale, contabile e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
“La stesura dei bilanci, approvati dal Consiglio di Amministrazione con il parere del Collegio dei Revisori, e i conseguenti adempimenti fiscali, tra cui la redazione e presentazione delle dichiarazioni dei redditi – prosegue la nota – sono sempre stati posti in essere nel pieno rispetto della richiamata normativa, delle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate e della prassi amministrativa.”
“L’Unicusano – viene chiarito -quale università non statale legalmente riconosciuta è autorizzata a rilasciare titoli di studio universitario aventi valore legale ed ha sempre posto in essere attività di formazione universitaria esente da imposta sui redditi poiché per legge (art. 1, co.721, Legge 2019 n. 160) tale attività non è qualificabile come attività commerciale e la Unicusano non è stata costituita sotto forma di società commerciale. Le società di capitali costituite o partecipate da Unicusano sono soggetti del tutto autonomi e distinti dall’Università, rispettano la normativa contabile e fiscale, presentano regolarmente le dichiarazioni fiscali. Sono tassate quando producono reddito, che distribuiscono come utile alla Unicusano: e l’ammontare degli utili viene utilizzato dall’Università per lo svolgimento delle attività di ricerca e per il raggiungimento degli altri scopi istituzionali”.
L’Università degli Studi “Niccolò Cusano” e le persone destinatarie del decreto di sequestro annunciano che tuteleranno i propri diritti e la propria immagine.