Riccardo Foglietta
Il Piano d’Ambito dell’ATI 4 non piace a tutti, anzi: oggi pomeriggio diversi cittadini si sono riuniti ai piedi di Palazzo Spada per manifestare il proprio dissenso rispetto alla possibilità di un incenerimento dei rifiuti che passi attraverso il tramite della produzione di CSS (combustibile solido secondario). I manifestanti, successivamente, sono entrati all’interno della sala consiliare di Palazzo Spada mentre era in corso una seduta del consiglio comunale, portando striscioni che recavano le scritte “Il doppio gioco del Comune: dire no all’incenerimento e si al CSS, bugiardi!” e “Produrre CSS = incenerimento” che, dopo poco, l’amministrazione ha provveduto a far rimuovere avvalendosi dell’intervento di un agente di polizia. “Il Comune di Terni – ha spiegato Fabio Neri del Comitato No Inceneritori – ha millantato la fine dell’incenerimento dei rifiuti, in realtà si tratta solamente di menzogne poiché il Piano d’Ambito prevede la produzione di CSS, ovvero di balle ricavate dall’indifferenziata che possono contenere, tra l’altro, materiali come plastiche, gomme sintetiche e pneumatici fuori uso che in questo modo potranno essere bruciati da impianti industriali, nei cementifici e in centrali termoelettriche come l’inceneritore di Terni. Questa situazione – ha continuato Neri – si deve ad un decreto risalente al febbraio del 2013 e firmato dall’allora Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, in base al quale il CSS può non essere considerato come un “rifiuto” e può, quindi, essere commercializzato al pari di qualunque altro combustibile. Viene allora meno la presunta contrarietà all’incenerimento millantata dalla maggioranza di governo del Comune, i cui partiti hanno festeggiato come una vittoria questo Piano d’Ambito. Con il presidio di oggi – ha concluso Neri – vogliamo denunciare tale manovra, che a nostro modo di vedere è misera e subdola ed ha l’unico scopo di mantenere inalterata l’opzione dell’incenerimento in città; chiediamo, nel contempo, quali aziende e quali impianti potranno bruciare CSS. I politici che pensano di poter spendere in campagna elettorale il tema dell’ambiente ed il Piano d’Ambito, ad esso correlato, devono sapere che da oggi siamo pronti a smentirli punto su punto.”
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