Incendio, la ditta Biondi ha ricevuto l'autorizzazione dalla Regione a maggio 2018 - Tuttoggi.info

Incendio, la ditta Biondi ha ricevuto l’autorizzazione dalla Regione a maggio 2018

Redazione

Incendio, la ditta Biondi ha ricevuto l’autorizzazione dalla Regione a maggio 2018

Le comunicazioni della Giunta | Il rogo di Ponte San Giovanni "infiamma" anche il Consiglio
Mar, 12/03/2019 - 09:39

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Si terrà un Consiglio comunale straordinario con Arpa, vigili del fuoco e Prefettura per comprendere le cause del disastroso incendio che ha interessato domenica scorsa l’area della Biondi Recuperi a Ponte San Giovanni e far emergere eventuali responsabilità, pur in attesa delle indagini condotte dalla Procura, che ipotizza si sia trattato di un incendio doloso.

La richiesta del consigliere Mirabassi è stata approvata con 14 voti a favore (opposizione, Leonardi, Nucciarelli, Felicioni), 8 contrari (maggioranza) ed un astenuto (Camicia).


Incendio Biondi Recuperi, scuole aperte ma appello alle aziende vicine


L’incendio ha ovviamente occupato gran parte del dibattito nella seduta del Consiglio comunale, con tanto di polemica da parte dell’opposizione per l’iniziale assenza in Aula di rappresentanti della Giunta per relazionare sull’accaduto e soprattutto sulla situazione attuale nell’area.


Incendio di Ponte San Giovanni, “il rogo non è casuale”


La consigliera Elena Ranfa, a nome del gruppo Pd, ha presentato una interrogazione sulla questione, stigmatizzando la scarsa comunicazione da parte del Comune nonostante la gravità dell’evento, così come la confusione ingeneratasi sull’indicazione di quali scuole dovessero rimanere chiuse per precauzione. Altra carenza lamentata dal Pd, la mancanza di qualsivoglia prescrizione in capo alle aziende poste nelle immediate vicinanze della Biondi e l’assenza di informativa sul tipo di inquinanti che si sarebbero diffusi nell’aria. Da ultimo sarebbero mancate le risposte alle legittime domande formulate dai cittadini soprattutto tramite i canali social. Per Bori, spettava al sindaco, in qualità di responsabile della salute pubblica, riferire sull’accaduto.

Anche Camicia ha chiesto di sapere come siano andate effettivamente le cose e come sia potuto accadere un incidente di queste proporzioni. Nell’esprimere vicinanza ai cittadini residenti nell’area limitrofa alla zona del disastro, il consigliere Psi ha evidenziato che una parte di responsabilità permane in capo all’Amministrazione comunale, rea di non aver in questi anni di legislatura approntato idonei sistemi di controllo nei confronti di attività tanto pericolose.

Sorcini ha concordato sulla necessità di ascoltare la relazione da parte della giunta, anche al fine di avere un quadro della situazione e poter, di conseguenza, rassicurare i cittadini.

La consigliera Rosetti ha sottolineato che la chiave di volta sarà capire come possa essere accaduto un evento tanto grave in un’azienda di quella natura e dimensioni, sottoposta, come noto, a specifici controlli ed autorizzazioni soprattutto da parte della Regione. A parere della capogruppo M5S, di fronte a tale tipo di attività il compito delle Istituzioni è di operare a livello di prevenzione, ascoltando le tante segnalazioni dei cittadini, più che agire d’urgenza dopo il verificarsi di disastri ambientali.

L’informativa della Giunta

A fornire un quadro generale della vicenda è stato il vice sindaco ed assessore all’Ambiente, Urbano Barelli. In conseguenza dell’emergenza è stato immediatamente attivato il Coc Ccentro operativo comunale di protezione civile) di Santa Lucia.

Successivamente i vertici dell’Amministrazione si sono recati a Ponte San Giovanni per un sopralluogo sull’area interessata dall’incendio unitamente al comandante della polizia locale, al Prefetto ed ai vigili del fuoco, ove sono rimasti fino alle 21.30 circa quando, cioè, lo spegnimento era giunto a buon punto.

Nel frattempo chi di competenza, segnatamente la Magistratura, ha avviato immediatamente le indagini del caso, tenuto conto del fatto che l’incendio si è sprigionato all’interno di un’azienda che al momento del fatto era chiusa e con i macchinari spenti.

Intorno alle 21-21.30 Arpa, organismo competente per la rilevazione dei dati dell’aria, ha riferito con una specifica relazione al Comune quali dovessero essere i contenuti dell’ordinanza contingibile ed urgente da adottare, indicando come adeguato un perimetro dal luogo dei fatti di 3km di diametro. Pur essendo stato in tarda serata l’incendio completamente domato, con conseguente dissoluzione della nube ingeneratasi, tuttavia il Comune, per ragioni di tipo precauzionale, ha tra i vari provvedimenti assunti deciso di disporre la chiusura delle scuole presenti all’interno dell’area, con l’aggiunta di quelle dei vicini quartiere di Collestrada, Pontevalleceppi ecc.

Il vice sindaco ha tenuto a precisare che al momento l’Amministrazione comunale non è in possesso dei dati delle rilevazioni compiute da Arpa, in quanto l’Agenzia ha riferito che per averli occorreranno tra i due ed i tre giorni. L’unico dato strumentale a disposizione è quello restituito dalla centralina di rilevazione dei valori di Pm10 presente nell’abitato di Ponte San Giovanni; quest’ultima ha fatto registrare un livello delle polveri pari a 42, inferiore rispetto a quello limite imposto dalla normativa (pari a 50). Ciò ha in qualche modo rassicurato sulla situazione complessiva dell’area.

Per quanto concerne la ditta Biondi, Barelli ha ricordato che la stessa opera nel sito ormai da circa 15-20 anni ed è conforme alle prescrizioni del Prg. Inoltre l’attività ha ricevuto dalla Regione, lo scorso mese di maggio 2018, l’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) con cui si è consentita la prosecuzione dell’attività. Va ricordato che non solo le autorizzazioni non competono al Comune, ma nemmeno i controlli, i quali sono riservati ad Arpa.

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