È stata inaugurata ieri mattina (20 aprile) presso la Manica Lunga della Pinacoteca di Città di Castello la mostra “Alice a Bruxelles, le scuole rurali della Montesca e di Rovigliano all’Esposizione Universale del 1910. Dalle origini a Maria Montessori”, organizzata dalla Fondazione Hallgarten-Franchetti in collaborazione con il Comitato per le celebrazioni dei 150 anni dalla nascita della Baronessa Alice Hallgarten (1874-2024).
La mostra nasce da uno studio, promosso dalla Fondazione e cofinanziato dal ‘Social Sciences and Humanities Research Council of Canada’, che ha consentito la ricostruzione filologica dello stand espositivo che i Franchetti presentarono a Bruxelles nell’ambito dell’Esposizione Universale. Gli oggetti esposti, documenti originali dell’epoca provenienti dall’archivio di Villa Montesca e della Tela Umbra e dagli archivi di tutto il mondo sono esattamente quelli che i visitatori poterono osservare all’esposizione di Bruxelles. Vi sono testi, fotografie e alcuni materiali che, persi nel corso degli anni, sono stati ricostruiti in maniera assolutamente fedele all’originale.
Il visitatore potrà immergersi, come in uno specchio, nella favolosa avventura educativa delle scuole di Alice alla Montesca e Rovigliano, apprezzando gli oggetti esposti che rappresentano un’esaustiva scelta di diari di scuola, registri, materiali didattici, disegni e fotografie. Lo studio è stato coordinato da Cristina Caracchini della Western University dell’Ontario (Canada), che ha rintracciato tantissimi materiali non presenti nell’archivio della Montesca, in collaborazione con Giacomo Pirazzoli del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze che, ha curato la ricostruzione dello stand sulla base di tecniche fotogrammetriche.
La mostra racconta l’attività didattica quotidiana che si teneva presso le scuole e consente anche di percepire la natura dell’incontro fra la realtà educativa dei Franchetti e le origini dell’ispirazione di Maria Montessori, toccando con mano il contributo che Alice, anche grazie alla sua fittissima rete di conoscenze e di relazioni, poté garantire alla diffusione del Metodo di Maria Montessori nelle sue prime intuizioni sperimentali.
L’evento è stato introdotto dai saluti istituzionali del Presidente della Fondazione Villa Montesca Angelo Capecci, del sindaco Luca Secondi, di Maria Aurora Cavarra del Servizio Valorizzazione risorse culturali della Regione Umbria, di Rossella Santolamazza della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria e Pasquale La Gala, già Presidente di Tela Umbra. Fabrizio Boldrini, direttore della Fondazione Villa Montesca, insieme ai curatori Cristina Caracchini e Giacomo Pirazzoli hanno presentato e illustrato la mostra a tutti i partecipanti.
“La mostra – ha dichiarato il presidente della Fondazione Capecci – permette una visione unica dell’esperienza delle scuole rurali di Alice e di Leopoldo Franchetti e ricostruisce, non solo in chiave storica ma anche in una prospettiva pedagogica, il lavoro che ha caratterizzato il cuore dell’esperienza educativa di Villa Montesca, che la Fondazione attraverso iniziative sia livello locale che internazionale cerca di portare avanti, nello spirito e nella via indicata dall’eredità Franchetti”
La mostra aprirà al pubblico da domenica 21 aprile alle ore 10 e sarà aperta per visite gratuite il giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18,30. La mostra sarà visitabile fino al 23 giugno 2024. Gruppi e visite guidate individuali possono essere prenotate scrivendo alla mail 150@montesca.eu oppure tramite WhatsApp al numero +393497604921