L'uomo, un bresciano, aveva deciso di "autoliberarsi" dopo un test rapido
Avrebbe dovuto sottoporsi a un tampone di verifica per concludere l’isolamento da positività al Covid, ma ha deciso di venire in vacanza ad Assisi dopo un tampone rapido negativo a casa sua confermato poi da quello in farmacia. Protagonista della vicenda un 66enne di Brescia, denunciato per epidemia e invitato a ritornare a casa sua fino al termine dell’isolamento.
L’allarme del database ‘alloggiati’ è scattato quando il 66enne, residente nella provincia di Brescia, è arrivato in un hotel di Assisi. Dal database in dotazione alle forze dell’ordine risultava, infatti, in isolamento domiciliare obbligatorio perché positivo al Covid-19, con divieto di allontanarsi dalla propria abitazione.
Arrivati in albergo gli agenti agli ordini del vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca hanno scoperto l’uomo si era recato presso una farmacia per effettuare un tampone. Rintracciato dagli agenti, il 66enne si è giustificato dichiarando di aver effettuato un tampone rapido a casa ed essendo risultato negativo aveva deciso di allontanarsi dalla propria abitazione per recarsi nella struttura alberghiera ad Assisi, nonostante il test di verifica fosse prenotato per qualche giorno dopo.
Gli operatori, dopo aver evidenziato la pericolosità del suo comportamento per la salute pubblica, l’hanno informato sulle disposizioni attualmente vigenti in materia di prevenzione della diffusione del contagio da Covid-19.
Al termine delle formalità di rito, gli agenti hanno deferito il 66enne all’Autorità Giudiziaria per il reato di epidemia, invitandolo a fare immediato ritorno presso la propria abitazione fino al termine del periodo di isolamento.