La basilica di San Domenico si staglia con la sua mole da qualunque punto si guardi il profilo della città. Il campanile svetta sui tetti e da lassù lo sguardo può spaziare fino ai Sibillini. Il complesso di San Domenico di Perugia, però, nonostante la sua mole è un gioiello fragile, bisognoso di cure continue e specialistiche. Nel corso degli ultimi venti anni non è mai stato libero da impalcature, betoniere e operai al lavoro. Un percorso lungo anni che ha dato frutti visibili agli occhi dei visitatori e dei fedeli. Lavori che hanno prodotto un volume che ripercorre la storia del monumento, sia dal punto di vista architettonico sia storico artistico. Nel corso di questi ultimi anni, quindi, con i finanziamenti della Regione dell’Umbria e del ministero dei Beni culturali, dopo il sisma del 1997 e con quelli della comunità dei frati domenicani, sono stati risanati i tetti dell’ala conventuale, la volta e i tetti di una parte del Palazzo dell’Inquisizione, la loggetta verso il cortile comune con le “ex scuderie”, la sacrestia, il transetto, la navata destra e quella sinistra della basilica, la quasi totalità del percorso delle “soffitte” di San Domenico (l’intercapedine venutasi a creare dopo i lavori di rifacimento a seguito del crollo del 1614) e la vetrata istoriata. L’ultima parte dei lavori ha riguardato il campanile della basilica.
A conclusione dei lavori di restauro architettonico è stato organizzato un convegno che si svolgerà il 15 gennaio 2016 alle 15.30 (presso il complesso domenicano) sul tema “La basilica e il campanile di San Domenico in Perugia”.
Durante il convegno sarà proiettato un documentario realizzato recentemente sul grande complesso monumentale. Dopo i saluti dei padri domenicani, della presidente della Regione Catiuscia Marini, del sindaco di Perugia Andrea Romizi, sono previsti alcuni interventi dei progettisti, studiosi ed esperti sui temi di Perugia nei secoli XIII e XIV, durante l’insediamento dei frati predicatori e la costruzione del campanile e della basilica, con le loro numerose opere d’arte e d’architettura. Si parlerà del monumento, dei restauri effettuati e delle grandi potenzialità di valorizzazione del complesso domenicano. Al termine del convegno è previsto un concerto con l’organo barocco della basilica.
Il programma del convegno, con l’architetto Filippo Battoni della Regione come moderatore, prevede alle 15.30 i saluti di Francesco D’Amore o. p., parroco di San Domenico, Catiuscia Marini, presidente della Regione, Andrea Romizi, sindaco di Perugia. Alle 16 si parlerà de “La città di Perugia nel 1200-1300, l’insediamento dei frati predicatori, la basilica e le sue opere d’arte, i restauri effettuati e la valorizzazione del complesso architettonico” con il professor Franco Mezzanotte, Alberto Viganò o. p., Carlo Longo o. p., la professoressa Elena Pottini, gli architetti Giulio Ser- Giacomi e Maria Carmela Frate, l’ingegner Francesco Ardino e Fausto Marionni, direttore dell’impresa “Pelucca Samuele srl”. Alle ore 17.15 la proiezione del documentario sul complesso domenicano perugino. Alle 17.45 discussione su “Il complesso di San Domenico e la valorizzazione dei beni culturali” con Francesco Vignaroli, presidente dell’associazione guide dell’Umbria, l’avvocato Nives Maria Tei Coaccioli, presidente regionale del Fondo ambiente italiano (Fai). Le conclusioni e le proposte per il futuro, alle ore 18.15, sono affidate a Filippo Battoni, Giulio Ser-Giacomi e Orfeo Ambrosi, presidente dell’associazione “Borgo Bello”.
Alle 18.30 il concerto nella basilica con l’organo barocco, realizzato da Luca Neri da Leonessa (1638-1641), con il maestro Luca Grosso.
