Non si arresta la lotta al consumo di stupefacenti da parte dei carabinieri di Valfabbrica, che assestano un altro colpo al triste fenomeno spesso ricorrente nel piccolo Comune.
Seguendo gli spostamenti di due potenziali “consumatori”, lo scorso 5 settembre, i militari sono arrivati al punto fissato da questi con il “venditore”. Sono bastati 20 minuti circa di paziente attesa per vedere un’auto nera avvicinarsi a quella dei ragazzi; lo scambio soldi-stupefacente è stato quasi immediato, con la vettura del “pusher” poi ripartita a forte velocità.
Solo a quel punto è scattato l’intervento dei carabinieri, intervenuti a bloccare ogni via di fuga. Una pattuglia ha infatti tagliato la strada allo spacciatore, bloccandolo e trovandolo con ancora in mano le banconote appena “guadagnate”. Altri militari hanno invece fermato i due giovani acquirenti che, riconosciuti gli operanti, hanno subito consegnato loro le due bustine termosaldate appena ricevute, scoppiando poi a piangere.
Tutti i protagonisti della vicenda sono stati immediatamente condotti presso la caserma di Valfabbrica. Lo spacciatore, ragazzino poco più che 20enne, extracomunitario, in un italiano stentato ha subito domandato agli operanti: “Sono arrivato 3 giorni fa, come avete fatto a sapere che io spacciavo?”. I successivi controlli, in effetti, hanno permesso di accertare che quest’ultimo era arrivato in Italia solo il 1° settembre scorso, iniziando da subito a vendere droga. Oltre al denaro che teneva in mano gli sono state sequestrate tutte le banconote in suo possesso (circa 150 euro in tagli da 10 e 20 euro) e il cellulare usato per fissare gli appuntamenti. Per il giovane è infine scattato l’arresto e la detenzione temporanea nella cella di sicurezza della caserma di Assisi.
La mattina successiva è stato convalidato l’arresto e il ragazzo condannato alla pena di un anno di reclusione e 3000 euro di multa. Successivamente è arrivato anche il provvedimento di espulsione dal territorio nazionale per 5 anni.