Sono in arrivo 60mila euro di incentivi per chi vive o lavora nel centro storico di Città di Castello. Le misure sono contenute in un bando varato dalla Giunta comunale, che si aggiunge a quelli già in pubblicazione che prevedono oltre 25 mila euro di contributi per le imprese del centro storico e l’esenzione della Cosap per gli esercizi pubblici che rimangono aperti anche nei giorni festivi.
“Il rilancio del centro storico è ad ampio raggio: lo stiamo sostenendo con un lavoro di squadra da parte degli Assessorati, perché torni ad essere la prima scelta dei tifernati, il motore delle funzioni urbane e una città d’arte con tutte le carte in regola dal punto di vista turistico” dichiarano il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta e l’assessore allo Sviluppo economico Enrico Carloni, specificando come le categorie a cui si rivolge il bando siano tre:
- Il risanamento conservativo di facciate, infissi, ed elementi architettonici esterni degli edifici, che potranno essere rimborsati per importi che vanno da 250 euro a 3000;
- Agevolazioni tributarie su Tasi e Tari per chi è proprietario e il rimborso della Tari per chi è in affitto;
- Chi scommette nel centro storico e apre un attività commerciale, artigianale o professionale nel centro storico, se proprietario del locale si vedrà rimborsare Imu e Tari (solo quest’ultima se affittuario).
“L’Amministrazione comunale – aggiungono Bacchetta e Carloni – è stata vicina a cittadini ed imprenditori durante la crisi con risorse finalizzate a contrastare gli effetti della recessione e continuerà a farlo anche in un momento in cui si affacciano i primi indicatori di una nuova positiva tendenza dell’economia locale. I dati dei Centri per l’impiego posizionano Città di Castello, con 2623 avviamenti, al terzo posto in Umbria per numero di assunzioni nel primo trimestre del 2015 e per andamento generale; se Città di Castello sta dimostrando una particolare reattività contro la disoccupazione pensiamo che dipenda anche dal contributo che l’Amministrazione ha prodotto con misure anticicliche che hanno contrastato gli effetti duri della crisi sulla tenuta delle aziende e sul reddito dei lavoratori. Ora le stesse misure sono state confermate e potenziate per rilanciare il territorio, modernizzando le attività e riqualificando il patrimonio artistico, un elemento su cui si giocherà una partita importante dello sviluppo futuro. La grande quantità di richieste pervenute in relazione al bando per le piccole e medie imprese, ad esempio, ci spinge a valutare un incremento, già nell’anno in corso, del budget stanziato”.