Il Comitato Cittadino Permanente per la Tutela dell’ambiente di Vascigliano, Collescipoli e zone limitrofe di Stroncone, in un comunicato stampa diffuso mercoledì 18 giugno spiega il motivo per cui la costruzione di quello che era già stato definito nel 2019 dal gruppo consiliare “Prima Stroncone” un eco-mostro, “viola molti criteri necessari alla costruzione di un impianto del genere”.
Impianto biometano a Vascigliano
Il comitato rappresentato per questa istanza dall’avvocatessa Valeria Passeri, ha presentato una serie di osservazioni nell’ambito della consultazione pubblica relativa alla procedura VAS (valutazione ambientale strategica) finalizzato alla realizzazione dell’impianto di biometano a Vascigliano di Stroncone nell’interesse della collettività residente nelle zone limitrofe che manifestano una forte preoccupazione per le “ricadute ambientali, sanitarie, idrauliche e urbanistiche per la realizzazione dell’impianto per la produzione di biometano da 500 Smc/h su una superficie di 55.000 mq”.
Presunte violazioni, Comitato chiede sospensione e nuova Vas
Il comitato fa sapere che “non ci sono inoltre soluzioni alternative progettuali e questo è stato ritenuto rilevante anche dalla Corte di giustizia dell’UE”, inoltre ci sarebbero “violazioni del limite di 1.500 metri dalle aree residenziali e l’area è in prossimità di corsi d’acqua”, “non è rispettato il vincolo di 150 metri dalle sponde di fiumi e torrenti, non si prende in esame l’impatto cumulativo degli effetti ambientali” soprattutto in aree già fortemente modificate dall’uomo e che hanno avuto precedenti incendi industriali. E non sussiste un motivo adeguato e di “forte interesse pubblico”. Il tutto permette di chiedere la sospensione del procedimento fino alla verifica del rispetto dei vincoli igienico-sanitari, ambientali urbanistici e idraulici, di rifare la procedura VAS sull’impatto cumulativo con l’integrazione delle alternative progettuali, con l’analisi del territorio, il rispetto del vincolo dei 1.500 metri dalle aree residenziali e dei 150 metri dalle sponde fluviali.
Il Comitato sottolinea come solo l’interesse pubblico debba essere il primo aspetto da tutelare insieme alla salute collettiva e alla trasparenza amministrativa.
I precedenti
Già nel luglio 2022 il Comitato cittadino aveva presentato alla Regione, al Comune di Stroncone Asl 2, all’Arpa, alla Prefettura e carabinieri una diffida contro l’approvazione del piano attuativo dell’impianto a biometano. “L’area interessata – scrive il Comitato nel documento – è prevalentemente abitata e già interessata in passato da impattanti siti industriali e da numerosi incendi. Area che, inoltre, ricade in zona sottoposta a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio”.