Non sono bastate due serate, con il teatro Caio Melisso pieno fino all’inverosimile, e, per dirla tutta, neanche la prova generale, per accontentare gli appassionati del teatro di Spoleto che non hanno potuto assistere a “Il vizietto” messo in scena nei giorni scorsi dalla Compagnia Teatro della Mandarina, tornata a calcare le scene a cinque anni di distanza da “Volpone” che registrò un altro successo.
Gli organizzatori hanno contato almeno 300 richieste rimaste inevase, senza considerare il pubblico che è venuto a conoscenza della rappresentazione dal tam tam dei fortunati che sono riusciti a conquistare un biglietto.
Gli artisti sperano in una ulteriore apertura del Comune di Spoleto, mentre si tentano di allacciare rapporti con altri comuni umbri disposti ad ospitare “Il vizietto”.
La sceneggiatura de “Il vizietto” ruota intorno a sentimenti, dinamiche, ma anche ipocrisie e malcostumi che non hanno confini di età, genere ed epoca; temi presenti ancora oggi e che negli anni ’70 ispirarono “La cage aux folles”, commedia francese da cui venne tratto il celebre film con Ugo Tognazzi e Michel Serrault. Con un tono leggero, ma non superficiale, “Il Vizietto” sfrutta stereotipi e situazioni comiche con un obiettivo preciso: ridicolizzare i pregiudizi.
A calcare la scena sono stati Alessandro Preda, Giorgio Santi, Samuele Cozzari, Francesco Malatesta, Maria Letizia Rossi, Danilo Gioacchini, Matilde Rocchi, Luigi Beltrammi, Massimo Menghini, Maria Rita Dell’Anno. Le musiche dal vivo sono di Alessandro Sabatini (violino), Stefano Santoni (fisarmonica), Andrea Sensidoni (percussioni) e Riccardo Binaglia (basso). Costumi di Luisella Vichi.
Non sono mancati i ringraziamenti da parte di tutta la Compagnia: “A conclusione di ogni avventura c’è sempre un momento da dedicare a ringraziamenti e stavolta sono più del solito, perché più il progetto è impegnativo e più c’è necessità di collaborazione per portarlo a compimento. “Il vizietto” che abbiamo appena rappresentato, e che è stato così calorosamente accolto, è un progetto covato per anni e metterlo in scena è stato il frutto di un grande lavoro di squadra svolto in questi mesi.E allora, grazie! Grazie agli attori e ballerini della Compagnia della Mandarina che hanno dato corpo e voce a tutti personaggi, grazie Luisella Vichi e la sua assistente Marian Osman che li ha resi colorati e luccicanti realizzando i costumi e il trucco, grazie a chi li ha accompagnati con la musica dal vivo, a chi ha aperto la porta degli spazi dove fare le prove e a chi ha fornito gli arredi (Italpoltrone) e i decori (Attivamente Stampa Digitale) per la scena.
Grazie al Comune di Spoleto per aver organizzato la manifestazione “Spoleto sul palco”, mettendo a disposizione il Teatro Caio Melisso “Spazio Carla Fendi” e grazie alla sempre dolcissima e impagabile Piera Neri. Grazie a tutto il pubblico per aver condiviso con noi questa esperienza unica, fatta di risate, ma anche di momenti che ci invitano a pensare. Abbiamo affrontato argomenti seri, che ancora oggi scatenano dibattiti e discussioni, ma l’abbiamo fatto con il sorriso, con l’intento di sdrammatizzare e di portare un po’ di leggerezza in un mondo che, a volte, dimentica quanto sia importante ridere. Alla prossima!”
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