Il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha conferito la cittadinanza italiana simbolica a tredici bambini nati in città da genitori stranieri ma residenti nel territorio comunale. La cerimonia si è svolta ieri mattina nella sala consiliare, nell’ambito delle celebrazioni per la proclamazione della Repubblica.
“Raccolto appello di Napolitano” – “Tale scelta – ha detto il sindaco – è stata deliberata dal Consiglio Comunale, accogliendo l’appello del presidente della Repubblica, che ha più volte evidenziato come sia un diritto elementare l’acquisizione della cittadinanza, fin dalla nascita, di quanti nascono e crescono nel nostro Paese. Si tratta di un attestato simbolico, ma rappresenta un primo passo per sensibilizzare il Parlamento a modificare una legge ormai non più al passo con i tempi e per favorire l’integrazione e la coesione sociale nella nostra città”.
Dall'Africa all'Europa dell'est – I piccoli – tutti nati nel 2013 e per lo più di nazionalità albanese, rumena, marocchina, tunisina nigeriana, macedone e della Costa d’Avorio – sono stati accompagnati dai genitori, ai quali è stata consegnata una copia della Costituzione italiana, “la legge fondamentale dello Stato – ha evidenziato Mismetti – che contiene i principi e i valori sui quali si fonda la nostra Repubblica: libertà, uguaglianza, democrazia, solidarietà, giustizia, lavoro. Valori e diritti fondamentali che tutti noi, anche gli stranieri che vivono nella nostra comunità, dobbiamo conoscere e coltivare per costruire insieme una città e un Paese più giusti e accoglienti”.
Cerimonia del 2 giugno – I “nuovi cittadini”, insieme ai genitori, hanno poi partecipato alla cerimonia prevista in piazza della Repubblica per la festa del 2 giugno. Dopo la deposizione di una corona d’alloro alle lapidi ai caduti, alla presenza del picchetto d’onore del Centro di selezione e reclutamento dell’esercito, il sindaco ha rivolto il proprio saluto alla città ricordando che “quest’anno la Festa della Repubblica cade in un momento particolarmente difficile per l’Italia e che, con la grave crisi economica e sociale, sono sempre più le persone e le imprese in difficoltà, aumentano precarietà e disoccupazione, crescono la distanza tra cittadini e istituzioni e la disaffezione verso la politica.
Il sindaco: “coesione e responsabilità” – In questo contesto – ha sottolineato Mismetti – occorrono coesione e corresponsabilità: tutte le forze politiche e sociali dovrebbero riaffermare il proprio ruolo di soggetti portatori di interessi generali del Paese e contribuire al rilancio dell’occupazione e dello sviluppo. Basta con comportamenti irresponsabili, faziosi e seminatori di odio e di divisione: le differenze sono una ricchezza e il confronto è il sale della democrazia. I valori espressi dalla Repubblica e dalla Costituzione – ha concluso il sindaco – ci indicano proprio questa strada”.