“Abbiamo ampliato il nostro progetto, il nostro Festival nella considerazione anche del fatto che il Festival di Spoleto sembra in fase di tramonto. A suo tempo doveva venire a Rieti, non possiamo perdere ancora una volta un’occasione del genere….dovremo lavorare sodo perchè il numero di strutture di accoglienza è inadeguato per un evento che ha l’ambizione di essere l’erede di Spoleto”.
E’ lo stralcio di una lunga intervista che il sindaco di Rieti Giuseppe Emili ha rilasciato al bimestrale locale “Sabina” parlando del “Reate Festival”.
Dichiarazioni che, inutile dirlo, rischiano di creare un vero e proprio incidente diplomatico non solo fra le due città ma anche fra le due manifestazioni culturali. E forse anche qualche imbarazzo a Palazzo Chigi.
TO® è in grado di riportare le dichiarazioni del sindaco, grazie ad un proprio lettore di passaggio nel reatino che, rimasto infastidito da quei commenti, ha deciso di prendere una copia del bimestrale e inviarla alla nostra redazione.
Nell'articolo Emili ripercorre dapprima la breve storia del festival reatino (nato nel 2007 dall’intuizione del professor Cagli e con il contributo del celebre direttore d’orchestra Kent Nagano e dell’Ente Teatrale Giapponese), poi annuncia che oltre alle sezioni del canto e della musica saranno avviate anche quelle della danza e della prosa.
La ‘svolta’, come spiega lo stesso sindaco, è legata al coinvolgimento del sottosegretario alal presidenza del consiglio Gianni Letta: “lo slancio è avvenuto nel momento in cui il dottor Letta – dice Emili alla giornalista – , tornato come Sottosegretario, ha preso a cuore la questione unendo alal passione per la musica anche un affetto nei confronti di Rieti, in quanto la sua consorte è reatina e la suocera vive tuttora in città”. Ma non è il solo ad esser vicino alla città di Rieti e al suo festival. E’ lo stesso bimestrale ad assistere ad una telefonata giunta al primo cittadino: “Era Letta, mi ha passato Berlusconi, per Rieti è importantissimo l’interesse di questi due grandi personaggi politici”.
Infine viene svelata la manifestazione che potrà contare su 1,5 milioni di euro di contributi senza considerare sponsor e biglietteria (6-700 mila euro saranno spesi in comunicazione). Ad aprire il Festival, il prossimo 16 agosto, sarà il ‘Don Giovanni di Mozart’ con l’orchestra diretta da Nagano. Il jazz potrà contare sulla presenza di Grecot, mentre per la musica leggera Emy Stuart interpreterà le più belle canzoni della tradizione classica napoletana. In programma anche “l’opera La Clemenza di Tito – dice Emili – e una esibizione della moglie di Nagano, pianista affermata a livello mondiale”.
Ma torniamo alla notizia e a quelle dichiarazioni sul Festival dei Due Mondi dal tenore non proprio ‘istituzionale’. TO® sta cercando di mettersi in contatto con il sindaco Massimo Brunini e con il presidente Giorgio Ferrara per un loro eventuale commento a questa notizia.
(Carlo Ceraso)