"Il Perugia è in vendita, ma nel frattempo devo iscrivere la società?"

“Il Perugia è in vendita, ma nel frattempo devo iscrivere la società?”

Massimo Sbardella

“Il Perugia è in vendita, ma nel frattempo devo iscrivere la società?”

Mer, 31/05/2023 - 19:43

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Santopadre, dopo le critiche di tifosi, città e Istituzioni che gli chiedono di farsi da parte, contrattacca

“Il Perugia è in vendita”. Ma siccome nessuno si è fatto avanti concretamente, al di là di intermediari alle cui parole non sono poi seguite offerte concrete, il presidente Massimiliano Santopadre si rivolge ai tifosi e ad una città intera che gli chiede di farsi da parte e rilancia: e nel frattempo, chi ricapitalizza la società per iscriverla al campionato di C e pagare contributi e stipendi arretrati?

Dopo la nota degli ultras del Grifo, che invitano a “far terra bruciata intorno” a lui, Massimiliano Santopadre, ancora in silenzio stampa (nel senso che non risponde alle domande dei giornalisti) torna a farsi vivo con un comunicato apparso mercoledì pomeriggio sul sito ufficiale dell’AC Perugia.

Una nota in cui ribadisce che il Perugia è in vendita dal 2017, ma che nessuno concretamente lo vuole. Rivendica di non aver fatto fallire il Perugia e pone un ultimatum: “Il tempo delle chiacchiere è finito, ormai il 20 giugno è prossimo“.

Un messaggio inviato non tanto – o almeno non soltanto – ai tifosi, ma anche evidentemente alle Istituzioni (il Comune all’indomani della retrocessione avevano diramato un duro e insolito comunicato) ed a quei personaggi che a Perugia lo criticano, ma non hanno alternative credibili.

La nota di Santopadre

Questa la nota firmata da Massimiliano Santopadre:

Prendo atto di quanto in questi 11 giorni mi è stato detto e comunicato in tutti i modi e da svariate direzioni.

Non ultimo questa mattina l’ennesimo comunicato proveniente dagli ultras Perugia che mi intimano di andare via e che addirittura tutti mi devono “far terra bruciata intorno” come se fossi l’ultimo dei delinquenti; vorrei ricordare a tal proposito che sono retrocesso e non sono una persona che ha fatto fallire il club. Nello sport purtroppo si vince e si perde.

Come sempre mi assumo la totale responsabilità di quanto accade sul campo ma come è giusto che sia devo anche ricordare che in altre annate ho vinto campionati e raggiunto spesso playoff per la Serie A. Questo non lo dico per crearmi un alibi ma perché è scritto nella storia dei miei 12 campionati. Vorrei aggiungere che nemmeno a chi ha fatto disastri economici o ha fatto fallire il club sono state rivolte parole tanto dure come quelle usate nei miei confronti non solo dai tifosi ma anche e soprattutto da chi, quando vincevo, mi chiedeva il posto vicino in tribuna per farsi fotografare.

Detto ciò comunico che il club è in vendita ma non da oggi bensì dal lontano 2017, nessuna offerta concreta è stata mai ricevuta, solo chiacchiere fatte soprattutto da intermediari che al telefono mi proponevano cifre a cui non sono mai seguite mail o comunicazioni ufficiali.

Consapevole che ormai mi devo fare da parte per il bene di tutti ora vi chiedo cosa dovrei fare nel frattempo: bisogna iscrivere la società e ci sono 2 milioni di euro da versare per pagare stipendi e contributi del periodo marzo/aprile/maggio di tesserati e dipendenti. Devo fare un aumento di capitale per apportare le risorse economiche necessarie all’adempimento. Il tempo delle chiacchiere è finito, ormai il 20 giugno è prossimo.

Nell’attesa e nella speranza che il club venga attenzionato da qualcuno vi prego di rispettare lo “stracciarolo” che in ogni caso con la vendita dei propri stracci ha mantenuto per 12 anni la società in categorie importanti e consone al bacino di utenza della città investendo con risorse proprie più di 5 milioni di euro su strutture di proprietà comunale per dare lustro e importanza al club, cosa che nessuno mai aveva fatto prima.

Sono stato e sono un uomo di sport, ho vinto e ho perso.. so accettare le sconfitte, forse altri no!

Ricordo quanto è stato fatto sotto la mia gestione:

  • 12 campionati;
  • 3 campionati vinti arrivando al primo posto (non tramite play off);
  • 1 play off di Lega Pro arrivando secondo in campionato;
  • 2 Supercoppe di Lega Pro;
  • 8 Campionati di Serie B con 5 play off per la serie A;
  • 1 decimo posto;
  • 1 retrocessione ai play out ai calci di rigore dopo aver ottenuto 45 punti in campionato;
  • 1 retrocessione con 39 punti da terzultimo;
  • 6 giocatori convocati nelle nazionali maggiori di cui 3 italiani (Politano, Mancini, Spinazzola) a cui vanno aggiunti decine di giocatori che oggi militano in Serie A;

Con queste mie parole non vorrei inasprire ancor di più gli animi ma quantomeno sperare che qualcuno rifletta un po’ di più.

Il presidente Massimiliano Santopadre

Tra nuovo stadio e abboccamenti

Uno sfogo pubblico dopo l’incontro con i vertici di Arena Curi, la cordata interessata a realizzare il nuovo stadio. Progetto sul quale pare che a Palazzo dei Priori abbiano più di una perplessità. E, nel ritorno a Pian di Massiano, anche un vertice con il dg Matarazzo e il ds Castagnini, pronti a lasciare il Perugia per altri lidi.

E mentre continuano gli abboccamenti di emissari che chiedono notizie per conto di gruppi (inglesi, turchi, umbri) interessati ad acquistare il Perugia. Telefonate, dice Santopadre, a cui non seguono offerte concrete. Perché le richieste sono alte, lamentano alcuni. Perché non sono credibili in partenza, replicano altri. Fino alle voci di un possibile interessamento di Ferrero, “er Viperetta”, liquidato da Radrizzani e la sua cordata che ha acquistato la Sampdoria.

Ora, però, è Santopadre ad aver rilanciato la palla nel campo avversario. A chi la risposta.

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