Ora è botta e risposta tra maggioranza e opposizione sulla vicenda riguardante il regolamento per l’assegnazione delle case popolari. Ad intervenire con una nota stampa è il vice capogruppo del Partito Democratico, Elio Graziosi, sostenendo che si tratta di ‘attacchi del tutto pretestuosi e venati di razzismo’.
La scelta fatta dall’amministrazione comunale – spiega in una nota – va nella direzione di parità di diritti e doveri per tutti i cittadini. E’ bene ricordare che per determinare la graduatoria per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare, occorre far riferimento al regolamento a seguito di legge regionale.
I punteggi della graduatoria di assegnazione sono per la maggior parte stabiliti per legge dal regolamento regionale – fa notare Graziosi – mentre quattro punti vengono determinati dalle scelte dei singoli comuni, in base alle esigenze sociali presenti sul territorio.La polemica scaturita su questi quattro punti è infondata, perché in realtà il regolamento stabilito dal Comune di Foligno è improntato alla massima prudenzialità ed all’effettiva integrazione sociale.
Infatti – spiega il vicecapogruppo piddino – un punto viene assegnato a chi risiede nel comune da più di 10 anni; un altro punto ai nuclei familiari dove tutti i componenti risultino essere disoccupati; un terzo punto è riservato ai nuclei con componenti sopra i 65 anni; mezzo punto va ai richiedenti, che nei due anni antecedenti alla domanda, rientrino in questi casi: vedovo, more uxorio, separato o divorziato; mezzo punto a quei nuclei familiari con figli minori che hanno più di dieci anni.
La legge regionale – prosegue Graziosi – impone ai comuni dove l’edilizia residenziale presenti un blocco con più di otto alloggi, di rispettare alcune norme: dal minimo del 10% ad un max del 30%, d’assegnare a stranieri comunitari residenti; dal minimo del 10% ad un max del 30%, da assegnare a stranieri extracomunitari; dal minimo del 10% ad un max del 30%, da assegnare alle cosiddette categorie protette come invalidi, portatori di handicap ecc….
Si fa inoltre presente che l’amministrazione comunale sta preparando un programma di verifiche insieme all’Ater, non solo per quanto riguarda i presentatori della domanda, ma anche per chi è già assegnatario. Se qualcuno pensa che gli stranieri esistono e vengono presi in considerazione solo quando servono, come nel giorno delle elezioni, è fuori strada e mostra un bieco atteggiamento razzista.