Il Ministro Alfano "Umbria rossa, ma lo era anche Spoleto" - Tuttoggi.info

Il Ministro Alfano “Umbria rossa, ma lo era anche Spoleto”

Sara Cipriani

Il Ministro Alfano “Umbria rossa, ma lo era anche Spoleto”

Il numero uno del Viminale in visita alla Scuola di Polizia | Il supporto a Claudio Ricci
Dom, 17/05/2015 - 00:15

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Salvini? “Cambia idea più velocemente di quanto cambi la felpa”. E “siccome è notoriamente un opportunista, dove gli conviene si schiera con noi”. E ancora: “Non credo abbia inibita la libertà di parola, ma è assolutamente indegno che qualcuno voglia impedirgli di parlare”. Di più: “Non credo che agli italiani manchino le parole di Salvini, nel senso che lo sentono parlare in qualunque giorno e a qualunque ora”.

Parole di Angelino Alfano, nella veste di presidente del Nuovo Centrodestra, a Spoleto per sostenere Claudio Ricci nella corsa alle elezioni regionali del 31 maggio. Il ministro sveste i panni del numero uno del Viminale e indossa quelli del politico di razza. Dalle bacchettate a Salvini e il riferimento al suo tour (e a tutte le polemiche di ieri) in Umbria in poi è show: “Questa Regione è una delle roccaforti rosse”, tuona. “Ma lo era anche la città di Spoleto, dove abbiamo vinto le ultime amministrative. E proprio da quanto è avvenuto in questa città possiamo trarre l’esempio di quanto possa essere vincente la capacità di interpretare le esigenze delle persone, e di dialogare con esse”.

Ad accoglierlo, all’Istituto per Sovrintendenti della Polizia di Stato si Spoleto, il Sindaco Fabrizio Cardarelli insieme a Claudio Ricci, candidato alla presidenza della Regione Umbria, all’onorevole Luciano Rossi, il consigliere regionale Massimo Monni, il Questore di Perugia Carmelo Gugliotta, la direttrice dell’Istituto Elisa Beatrice Cozza, i Vice Questori aggiunti Claudio Giugliano e Francesca Peppicelli e il Capitano Marco Belilli, comandante della Compagnia carabinieri di Spoleto. Presenti anche il Presidente del Consiglio comunale Giampiero Panfili, il vicesindaco Maria Elena Bececco e gli assessori Gianmarco Profili e Antonio Cappelletti.

Ancora Alfano: “Siamo il movimento politico della tolleranza e dei valori solidi e forti. Quello che ha preso l’avvio con Umbria Popolare è l’avvio di una strada sempre più visibile. Noi non siamo né del Pd né dell’estrema destra. Siamo una grande area popolare. Basta vedere cosa è successo in Francia: c’è spazio per un centrodestra moderato e riformatore. Noi lo stiamo costruendo stando al governo insieme agli amici dell’Udc e a quelli che ci hanno creduto. Noi portiamo acqua al mulino dell’Italia. Noi siamo qui per dire che vincere l’Umbria non è una scommessa facile ma è a portata di mano”.

Insomma, la discesa dei big in campo per le elezioni riserva sempre scintille. Il tutto aspettando Renzi, ovviamente. Ma Angelino ci crede e lancia Claudio verso i palazzi di piazza Italia. Si può fare, spiega, tenendo la barra del centro e del voto moderato. Funzionerà?

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