L’oggetto dell’ordinanza firmata dal sindaco di Terni non è uno scherzo e recita: “Obbligo di lavaggio delle superfici pavimentate imbrattate da urina di animali d’affezione nelle aree pubbliche e di uso pubblico”.
E prosegue: “Considerato che nel periodo estivo si registra un significativo aumento delle temperature atmosferiche, con effetti che incidono sulla salubrità degli spazi urbani e sull’igiene pubblica, anche in relazione alla maggiore evaporazione di liquidi organici sulle superfici pavimentate, sono pervenute segnalazioni da parte della cittadinanza circa il degrado urbano e i cattivi odori causati da tali deiezioni liquide”.
Così l’incipit della disposizione che prosegue così: “Rilevato che in numerose aree pubbliche o ad uso pubblico del territorio comunale si osserva la diffusa presenza di urina di animali d’affezione, in particolare cani, sulle pavimentazioni stradali, marciapiedi, spazi pedonali e aree verdi, con conseguente formazione di odori sgradevoli, fenomeni di incrostazione, degrado urbano e potenziale rischio igienico-sanitario (…) tutti i conduttori di cani che transitano o sostano con l’animale in aree pubbliche o di uso pubblico pavimentate nel territorio comunale sono obbligati a portare con sé una bottiglia di acqua (o contenitore equivalente) da utilizzare per il lavaggio delle superfici imbrattate da urina”.
La situazione “presenta caratteri di urgenza e contingibilità, in quanto il perdurare delle alte temperature può favorire la proliferazione di agenti patogeni e il peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie”.
In caso di trasgressione la sanzione va da 200 a 600 euro. Non mancano detrattori che credono sia una misura inutile e chi invece plaude all’iniziativa, stanco degli odori amplificati dal caldo di questo periodo.