Carlo Ceraso
Rischia grosso Luca Pucci, autore della imbarazzante “Lonely – Guida turistica al suicidio dal Ponte delle Torri di Spoleto” che da ieri sta sollevando reazioni anche dure in ogni dove della città del festival. La notizia, anticipata da Tuttoggi.info che è entrata in possesso di una delle 100 copie stampate dall’editore folignate De Donno, registra, dopo la presa di posizione del sindaco, anche quella dell’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, costretto a prendere le distanze dalla pubblicazione nella quale viene ringraziato un prelato della Curia, monsignor Luigi Piccioli, che della “Guida” non sapeva nulla (e non è il solo).
QUERELE IN VISTA – leggiamo la nota diramata da Boccardo: “con sorpresa la Curia Arcivescovile di Spoleto-Norcia apprende della prossima presentazione in città di una cosiddetta “guida” che, tra l’altro, fornirebbe con cinismo informazioni dettagliate circa il possibile tragico utilizzo del Ponte delle Torri, uno dei monumenti simbolo di Spoleto, purtroppo, anche tristemente famoso. In attesa di conoscere il testo ed, eventualmente, esprimere una valutazione, la Curia Arcivescovile non può non manifestare fin da ora la più viva disapprovazione per quanto veicola anche indirettamente una “cultura della morte” e non rispetta la memoria dei defunti e il dolore delle loro famiglie. Spoleto merita ben altro tipo di pubblicità. Nessuno dei membri della Curia Arcivescovile ha mai né sostenuto né favorito tale pubblicazione e questi Uffici si riservano di tutelare nelle sedi competenti i propri interessi e diritti”.
POLITICA ALL’ATTACCO – in fermento tutti i gruppi comunali che chiedono iniziative immediate nei confronti dell’autore e dell’editore. La presidente Patrizia Cristofori è netta: “iniziativa allucinante, non so come si possa concepire una simile iniziativa che di artistico non ha nulla. Dire che è di cattivo gusto è poco”. Così il capogruppo Pdl Carlo Petrini: “Non conosco il testo, di certo è una pubblicità negativa per la città e un affronto a chi ha sofferto la perdita di propri cari. Una cosa è certa, questa provocazione deve essere lo spunto per affrontare una volta per tutte il tema della messa in sicurezza del Ponte, il sindaco non può più nascondersi dietro alla Sovrintendenza. Penso ad esempio ad un sistema di reti tipo quello installato sulla Torre Eiffel perché l’incolumità dei cittadini deve venire prima di tutto. A breve chiederemo di conoscere questa ‘guida’”. La discussione, per il momento, è rimandata al consiglio comunale in programma lunedì prossimo.
CITTÀ INDIGNATA – anche la società civile è scesa in difesa dell’immagine del Ponte violata dal libro. Andrea Tattini, presidente Confcommercio: “Una iniziativa assurda, lesiva del buon nome della città che non ha certo bisogno di questi artisti; si è oltrepassato ogni limite. In un momento così difficile questa pubblicazione appare come una istigazione, anche se magari per l’autore è un modo per esorcizzare l’estremo gesto. Alle autorità competenti decidere le iniziative del caso a cominciare, se possibile, anche dal sequestro delle copie”.
GRAZIE DI CHE? – a prendere le distanze dall’autore del libro, peraltro pieno di decine di pagine copiate qua e là quasi tutte con ogni probabilità non autorizzate (come nel caso degli articoli di Tuttoggi.info), sono tutti quelli citati nella sezione “Ringraziamenti”. Se per monsignor Piccioli ha parlato l’arcivescovo, anche gli altri, contattati da TO®, hanno di fatto sbugiardato il Pucci che, con la poca astuta mossa delle citazioni sperava . Sentiamo l’architetto Giuliano Macchia: “ricordo di aver ricevuto questo ragazzo che voleva studiare il Ponte. Era accompagnato da Franco Troiani. Gli ho dato qualche consiglio, di andare in biblioteca per reperire materiale come tesi di laurea e ricerche, poi è sparito, non ho saputo più nulla…francamente non capisco perché mi abbia citato”.
“Ci ringraziano di cosa?” dice stizzita l’avvocato Valia Fedeli Alianti, presidente dell’Istituto sociale “Mina e Cesare Micheli” titolare dell’Hotel San Carlo, “ci dissociamo da questa pubblicazione di cui mai nessuno di noi è stato messo a conoscenza”. Dichiarazioni dello stesso tenore anche da parte dei gestori dell’hotel, Tomassoni e Rinaldi. “Non capisco che c’entra il mio nome con questo libro” dice al telefonino il maresciallo della polizia municipale Angelo Gelmetti “incontro migliaia di persone, sicuramente avrò fornito informazioni ma non certo per una cosa del genere”. Il professor Bernardino Ragni si limita invece a descrivere la natura del contributo concesso a Pucci, non avendo potuto vedere l’opera (si fa per dire): “mi ha contattato telefonicamente e per email, voleva una breve scheda sull’aspetto naturalistico dell’area del Ponte, con particolare riferimento alle specie di animali”. Non rilascia invece interviste Pier Giulio Hanke, titolare dell’Hotel Gattapone (dove sabato prossimo Pucci terrà una conferenza stampa), per “non alimentare le polemiche”. Proviamo ad insistere: “si tratta di un fake, spero che le persone se ne rendano conto” aggiunge Hanke al quale alcuni nostri lettori chiedono di non concedere la sala per la presentazione del libro.
IL PRESUNTO ARTISTA – Luca Pucci, come avevamo ipotizzato, ha costruito intorno alla “guida d’artista” una precisa quanto becera strategia comunicativa alla ricerca della notorietà. Prima il comunicato choc, poi, di poche ore fa, la nota con cui chiarisce che “Lonely è un cane pastore, solitario ma dedito alla compagnia e al salvataggio, che ci guida in un percorso scomodo e sublime, al maestoso Ponte delle Torri di Spoleto meta di viaggiatori, artisti e aspiranti suicidi. Questa frase è l'incipit della fine, di un volumetto di esplorazioni estreme….un libro raro (perchè invendibile) e scomodo (perchè controverso)…una pubblicazione sulla falsariga della guida turistica Lonely Planet che affronta in maniera trasversale il viaggio e il suo contesto storico-artistico e sociologico. ….anziché far cadere il potenziale suicida, nella tanto annunciata rete di protezione, con questa guida si cerca di annoiarlo, presentandogli “bello e pronto” un iter già frequentato da altre anime passanti”. Lonely guida al Ponte delle Torri è stato già presentato nel centro d'arte contemporanea di Milano Careof/DOCVA archivio delle arti contemporanee ed esposto in una installazione al CIAC che proponeva con il libro un esemplare in scala reale del cane Lonely”. Pare dunque di capire che l’artista avrebbe realizzato, a corredo del libro, anche una scultura raffigurante un cane: cosa ha di artistico tutta questa manovra solo il Pucci e il buon Dio possono saperlo. Ieri sera ci ha raggiunto al telefonino preoccupandosi che non svelassimo il suo (sigh!) libro e per annunciare che ha invitato alla conferenza anche il sindaco Benedetti. “Se non venisse commetterebbe un errore” dice sicuro di sè il 28enne di Assisi. E’ evidente che Pucci sta giocando con la città di Spoleto come il gatto col topo. Forse non ha ancora compreso di aver indossato i panni del roditore.
(Ha collaborato Jacopo Brugalossi)
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