Non si ferma il contrasto allo spaccio di stupefacenti messo in atto dai carabinieri di Valfabbrica. Sono bastati pochi giorni di pedinamento ad alcuni “acquirenti” del piccolo Comune per mettere le mani su un altro spacciatore. Si tratta del terzo arresto in poco più di un mese che i militari riescono a mettere a segno, dopo quello di metà settembre e di dieci giorni fa.
L’arrestato è un ragazzo extracomunitario, giunto da pochi giorni in Italia, che aveva appena trovato un alloggio ed aveva iniziato ad incontrare i suoi clienti nei pressi del proprio immobile. Una dose in cambio di 60 euro, questo il prezzo di acquisto che oramai tutti conoscevano. Nessuno sconto, il prezzo era uguale per tutti.
Il ragazzo è stato sorpreso dai carabinieri nell’attimo in cui stava cedendo la dose al suo “cliente”. Immediatamente bloccato, l’extracomunitario ha immediatamente ammesso le proprie responsabilità e, sul perché lo facesse, lo stesso ha replicato: “quello che guadagno in Italia in un giorno, in Albania mi ci vuole un mese”; in effetti, in tasca, aveva la somma contante di 1000 euro circa, in banconote di vario taglio frutto dello spaccio.
L’uomo è stato condotto in Tribunale per la convalida e successivamente associato al carcere di Perugia – Capanne con l’accusa di spaccio di stupefacenti. I militari di Valfabbrica hanno accertato che, le persone risultate acquirenti, avevano un’età varia dai 17 ai 55 anni; si tratta di liberi professionisti, operai, studenti, di entrambi i sessi, tutti con il “maledetto” vizio.