Prende avvio la fase partecipativa del ‘Pums’ – Piano Urbano della Mobilità Sostenibile per la città di Gubbio, elaborato dalla ditta ‘Sisplan’ di Bologna, affidataria a seguito di apposita gara, e illustrato questa mattina in un primo incontro, secondo un calendario di lavoro, a rappresentanti delle forze sociali ed economiche, associazioni e referenti della Polizia Municipale.
Ad illustrare i contenuti sono stati il sindaco Filippo Mario Stirati, l’assessore Alessia Tasso e alcuni progettisti del Pums, gli architetti Lorenza Dell’Erba e Filena Di Tommaso e l’ingegnere Alberta Chierici.
Nel suo intervento introduttivo, il sindaco Stirati ha tracciato gli obiettivi legati ad una visione della città in termini di mobilità sostenibile e al riassetto complessivo della circolazione dei mezzi, non solo nel centro storico ma anche nelle zone di espansione: “E’ evidente la necessità di mettere mano, a distanza di 20 anni dall’ultima ricognizione del genere, ad un Piano che affronti, in modalità condivisa e partecipata ma anche fortemente operativa, le dinamiche di gestione della mobilità”.
Il quadro generale è in forte evoluzione e risente della recente apertura di assi viari che hanno spostato il traffico Gubbio-Perugia da sud verso la parte est del territorio. Una corretta e attenta verifica andrà effettuata nelle frazioni che rappresentano agglomerati popolosi come Semonte, Padule, S. Marco. Nel corso dell’anno metteremo a punto anche il sistema di videosorveglianza, che prevede l’istallazione di telecamere nel centro Storico e zone di espansione, collegate alla Polizia municipale e gestite da un software che leggerà in automatico le targhe delle auto per verificare se possono accedere. La Ztl già esistente sarà fatta rispettare ma non mancheranno fasce orarie e anelli pensati per le esigenze dei commercianti, dei turisti e ovviamente dei residenti. Dunque non si parla di una chiusura estrema e totale, ma di divieti in giorni festivi come in fasce orarie specifiche
“Quello che vogliamo ribadire – ha sottolineato Stirati – è la finalità non di introdurre il ‘coprifuoco’ notturno ma regolamentare l’accesso a tutela di tutti. Oggi la situazione è francamente insostenibile e soprattutto lede l’immagine di una città che vuole essere accogliente e a vocazione turistica. Stiamo destinando risorse per la sistemazione dei parcheggi, come quello dell’ex Seminario e il completamento del parcheggio coperto di San Pietro, mentre stiamo definendo con la Sovrintendenza l’ipotesi di intervento su quello adiacente il Teatro Romano. Certo è che, complessivamente, disponiamo già di oltre 800 posti auto a ridosso della città, senza contare quelli più lontani”.
Le tematiche della mobilità vanno inquadrate nel progetto di rigenerazione urbana, che verrà affrontato in un workshop fissato nei giorni 7 e 8 aprile prossimi. Altri incontri partecipativi sul Pums si terranno a fine marzo e nei primi di maggio, per garantire la massima trasparenza e conoscenza, e rendere attuabile il progetto al più presto.