Arrivano alla spicciolata i commenti da parte dei membri del consiglio comunale commissariato di Gubbio. Il più duro è certamente quello proveniente da Luigi Girlanda, esponente della minoranza per il PdL: “Gubbio merita di meglio” ha affermato, rimarcando il fatto che le ultime sedute dell'assise comunale sono state “uno spettacolo deprimente e politicamente offensivo”. Dai Socialisti si leva la voce di Giuseppe Brunelli: “abbiamo fatto tanto per cercare di far proseguire il governo, mediando anche sulla questione degli assessori Di Benedetto del Pd e Tinti del Sel. Ma alla fine non abbiamo potuto agire diversamente”.
Nel frattempo la maggioranza prova a ricomporsi, probabilmente anche in vista delle future elezioni: Sel, Idv, Rifondazione, Pd e Socialisti hanno avviato, seppur procedendo per gradi, le prime discussioni. Lupini a riguardo ha detto: “non è fallita l’impostazione, ma l’esperienza, forse ci siamo sposati senza conoscerci”. Non è inoltre esclusa la possibilità che la nuova coalizione, se si farà, aprirà ad elementi provenienti da eventuali liste civiche.
E' questo dunque il secondo terremoto politico che sta riguardando Gubbio nel giro di poco tempo: dopo l'arresto dell'ex sindaco Goracci, e di alcuni dirigenti del suo staff, con l'inchiesta Trust che ne è scaturita, ora è il momento del commissariamento, che, da voci di corridoio, potrebbe avere una durata non poi così breve.
“In due anni una coalizione distrutta” – Michele Sarli, segretario del Pd eugubino, risponde alle accuse inviategli dall'ex sindaco della città dei Ceri, Diego Guerrini, a proposito dello sfaldamento della maggioranza in sede al consiglio comunale, che ha portato al commissariamento dell'amministrazione. “I rapporti tra consiglio comunale e sindaco – continua Sarli – si erano deteriorati a causa anche delle continue promesse di Guerrini di coinvolgimento dello stesso nelle decisioni, mai però mantenute. Il 29 aprile noi consiglieri di maggioranza avevamo dato un segnale preoccupato astenendoci sul bilancio consuntivo, ma è caduto nel vuoto. Non siamo stati irresponsabili, abbiamo fatto quello che ci chiedeva la città. Siamo stati leali con la giunta dichiarando sempre le cose che non andavano. Del ruolo del commissario prefettizio è stata diffusa un’idea sbagliata, non è detto che non risolva alcuni problemi della città”.
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Il commissario – Nel frattempo il neo commissario ad acta, Maria Luisa D'Alessandro, moglie dell'ex prefetto di Perugia, si è insediata in settimana a Palazzo Pretorio. Guerrini ha provveduto a comunicarle le informazioni di servizio e lo status della situazione del comune, nello specifico l'urgente questione spinosa sull'approvazione del bilancio consuntivo. “Nell’assumere le funzioni di Commissario prefettizio di questa splendida, storica città – ha affermato Maria Luisa D'Alessandro – desidero rivolgere all’intera cittadinanza il mio più cordiale saluto. L’interruzione della normale dialettica democratica e la nomina di un Commissario sono sempre momenti delicati per la vita di un ente locale, ma con l’aiuto e la collaborazione di tutti, spero di riuscire a rappresentare nei migliori dei modi le esigenze e le necessità di questa collettività locale, che sono onorata di rappresentare.
Un grazie anticipato alle Istituzioni Pubbliche e Private presenti sul territorio, con le quali cercherò di instaurare un dialogo costante e costruttivo. Un grazie particolare alla Struttura operativa dell’Ente che collaborerà con me alla realizzazione degli obiettivi di servizio che di volta in volta ci daremo, al fine di affrontare le varie problematiche quotidiane, nell’esclusivo interesse della cittadinanza”.
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(Ale. Chi.)
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