Il WWF in una nota diffusa nelle scorse ore ha reso noto un episodio di minacce che sarebbe avvenuto ai danni di una guardia dell’associazione ambientalista nel territorio di Bevagna. Un cacciatore di Cannara avrebbe infatti minacciato gravemente il guardiacaccia anche intimando l’uso del fucile che imbracciava. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della compagnia di Assisi, che in via cautelare avrebbero intanto, in seguito alla denuncia sporta dalla presunta vittima, sequestrato le armi regolarmente detenute dal cacciatore. Proprio il cacciatore però avrebbe negato davanti ai militari di aver mai usato il fucile come strumento di minaccia nei confronti del “rivale”.
Il responsabile del Wwf Sauro Presenzini, nella sua versione del racconto non lesina invece particolari: “durante un servizio di controllo il nostro operatore è stato probabilmente riconosciuto da un attempato cacciatore che, colto in fallo per una modesta infrazione amministrativa, non ha evidentemente gradito quell’improvviso controllo, non si spiega infatti l’immediato e piccato rifiuto, condito da alcune parolacce, di consegnare il Porto d’armi e la Licenza di Caccia ed effettuare un controllo di armi e carniere”, il racconto prosegue nella parte in cui il cacciatore avrebbe minacciato il guardiacaccia mostrandogli il fucile e minacciando di usarlo contro di lui.
Al termine dell’alterco il cacciatore se ne sarebbe andato senza lasciare i documenti e la guardia avrebbe preso il numero di targa della sua auto rendendo così possibile la sua identificazione. Così sono scattate la denuncia e il sequestro delle armi.