Nella giornata di ieri, presso la sede di Terni di Confindustria, ha avuto luogo il “Fabrication Day”, workshop dedicato interamente alle nuove tecnologie riguardanti la stampa 3D.
Tanti gli interventi, primo fra tutti quello di Antonio Alunni, vice presidente Conf. Terni, che con un breve saluto ha introdotto il rappresentante di Green Tales, Alessandro Fancelli; per poi passare al rappresentante del FabLab Terni (fabrication laboratory) Alessandro Capati, Andrea Belloni di HackLab Terni, Giorgio Belloni di Sky Robotic, Alessandro Meucci di Solid Word e Andrea Menzoni in rappresentanza dell’azienda 3DZ. Tanti i temi affrontati, con al centro la tecnologia del futuro: la stampante 3D.
Già utilizzata all’estero, ancora poco in Italia. Se all’estero non è una novità, in Italia si tratta per la maggioranza ancora di un oggetto misterioso.
Questa conferenza ha dato modo a molti imprenditori del nostro territorio di vedere, conoscere e toccare con mano questa nuova tecnologia che nel mondo, e si spera presto anche in Italia, si sta investendo molto, e che sta già rivoluzionando il mondo della stampa e aprendo nuovi orizzonti nel settore produttivo.
Ma cos’è una stampante 3D?
Proviamo a dare una definizione generale: una stampante 3D è uno strumento in grado di riprodurre, stampare in tempi relativamente brevi, un qualsiasi oggetto già progettato in precedenza da terzi su computer, tramite software appositi, per ottenere come prodotto finale un oggetto tridimensionale fatto e finito.
Vi starete chiedendo: potrei stampare qualunque cosa? Potenzialmente si.
In America già sono state stampate le prime case! Ovviamente tutto dipende dalla stampante utilizzata. Al momento il mercato offre una gamma di stampanti che vanno, come prezzi, dal milione di euro (stampanti di grandissima precisione ed enorme potenziale) al migliaio di euro (stampanti meno precise e con minore potenziale).
Probabilmente tra una decina, massimo ventina di anni ne possederemo una in casa per scopi e produzioni amatoriali e casalinghi, come le attuali stampanti cartacee.
Andrea Menzoni con un modello di scarpa “stampato” – Un esempio concreto di utilizzo domestico della stampa 3D: non sapete più dove mettere i vostri cd? Nessun problema! Grazie alla stampante 3D potrete scaricare da Internet il modello di porta cd che più vi piace (ovviamente a pagamento) e, quando lo vorrete, lo potrete “stampare” ed averlo comodamente a casa vostra.
Un esempio concreto dell’utilizzo che ne farà in futuro un azienda oculista in Italia: Tramite uno scanner che rileverà in due secondi tutte le forme e le fattezze del vostro viso, si progetteranno e si stamperanno gli occhiali che vi calzeranno “a pennello”.
Sembra pura fantascienza, ma non lo è.
Non contenti delle parole, si è passati ai fatti. La conferenza si è trasferita in un altra sala, dove è stato possibile vedere due stampanti 3D ed alcuni oggetti prodotti da esse, con materiali diversi.
Il premio della particolarità lo ha vinto sicuramente il reticolato realizzato usando come materiale dello zucchero:
Si è poi passati alla dimostrazione della stampa in 3D di una bottiglia di plastica, partendo da un oggetto già esistente; tre le fasi:
1. Scansione ad alta risoluzione del modello: l’oggetto, in questo caso la bottiglia, viene scansionato da uno scanner per acquisirlo sul computer sotto forma di file digitale.
2. Progettazione: Il modello di bottiglia scansionato finisce tra le mani del progettista che, tramite software, applica le modifiche da lui desiderate;
3. Stampa: la stampante si riscalda fino ad ottenere la temperatura desiderata, in questo caso 280° gradi, ed inizia a stampare la bottiglia.
Il futuro è stampato in 3D.
Le foto sono di Federica Pucino©