L'olimpionico, presidente della Federazione Italiana Canottaggio, ospite di "Protagonisti in Città"
Impressi nella mente e nel cuore degli italiani ci sono le cronache con cui Galeazzi ha raccontato i trionfi dei fratelli Abbagnale, leggende del canottaggio mondiale. Ma gli umbri, ed i ternani in particolare, hanno avuto modo di conoscere Giuseppe Abbagnale ancora meglio, nella veste di presidente della Federazione Italiana Canottaggio. Incarico durante il quale ha contribuito a far crescere e valorizzare la sede della Federazione nella frazione ternana di Piediluco, sull’omonimo lago, fantastico scenario di tante gare, oltre che degli allenamenti degli atleti azzurri.
Del canottaggio, delle imprese azzurre e del legame con il territorio ternano Giuseppe Abbagnale ha parlato con Sauro Pellerucci nell’ultimo appuntamento del ciclo “Protagonisti in Città”, organizzato dall’Associazione Pala Sì!
“Il Centro nazionale – ha ricordato Giuseppe Abbagnale nasce agli inizi degli anni ’80 ed era molto partecipato anche a livello internazionale. Ma sul finire degli anni ’90 purtroppo ha perso parte del suo splendore. Nel 2012, alla mia elezione, fermamente convinto delle potenzialità di questa area, ho deciso subito di dare nuova linfa al Centro, grazie anche al prezioso contributo ricevuto a livello comunale, regionale e dalla Fondazione Carit. Un lavoro che non è ancora terminato – ha aggiunto – e che stiamo ancora portando avanti. Ricordiamo, infatti, che il Centro restituisce non solo a Piediluco, ma a tutto il territorio ternano, un indotto importante, basti pensare alla presenza di squadre internazionali che si allenano qua e che di conseguenza incidono positivamente sul settore turistico-ricettivo”.