Giovedì sms IT-Alert sul telefonino degli umbri: cosa bisogna fare

Giovedì sms IT-Alert sul telefonino degli umbri: cosa bisogna fare

Redazione

Giovedì sms IT-Alert sul telefonino degli umbri: cosa bisogna fare

Mar, 12/09/2023 - 12:17

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I cittadini dovranno solo leggere il messaggio e, su base volontaria, rispondere al questionario anonimo

Giovedì 14 settembre, alle ore 12, tutti i telefonini degli umbri suoneranno in contemporanea, con un suono insolito. Si tratta della prova, sul territorio regionale, di IT-Alert, il nuovo sistema che sarà utilizzato dalla Protezione civile nazionale in caso di calamità. Una prova, dunque. Che servirà a testare il funzionamento del servizio ed a raccogliere informazioni utili a migliorarlo e implementarlo, in vista dell’entrata in funzione operativa, nel 2024.

Cosa fare quando si riceve l’sms

Chi riceve il messaggio di test – spiegano dalla Regione – non ha nulla da temere, e non dovrà fare nulla tranne leggere il messaggio, cliccando sulla notifica. L’invito per tutti, che abbiano ricevuto correttamente il messaggio o meno, è ad andare sul sito https://www.it-alert.it/it/ e rispondere al questionario: le risposte infatti consentiranno di migliorare lo strumento.

Superata la fase di test, IT-Alert consentirà di informare direttamente i cittadini in caso di gravi emergenze imminenti o in corso. IT-Alert non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione già in uso a livello regionale e locale, ma andrà a integrarle.

Ogni dispositivo mobile connesso alle reti degli operatori di telefonia può ricevere un messaggio “IT-Alert”: non è necessario iscriversi né scaricare nessuna applicazione, e il servizio è anonimo e gratuito. Attraverso la tecnologia cell-broadcast, i messaggi IT-Alert possono essere inviati a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, delimitando un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza.

Ci sono ovviamente dei limiti tecnologici: un messaggio indirizzato ad un’area può raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori dell’area stessa oppure in aree senza copertura può capitare che il messaggio non venga recapitato. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà anche dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare: i test serviranno a verificare tutte le eventuali criticità per ottimizzare il sistema.

La Regione rassicura e chiede collaborazione

“Un passo in avanti importante per la gestione delle emergenze su tutto il territorio nazionale – afferma la presidente della Regione, Donatella Tesei -. It-Alert rappresenta infatti un sistema estremamente rapido di comunicare con tutti i cittadini in occasione di gravi calamità o eventi che mettano a repentaglio la sicurezza personale. In una regione così a rischio sismico come la nostra, rappresenta sicuramente un valore aggiunto, insieme a tutti i volontari di protezione civile e al nostro personale di pronto intervento”.

  L’importanza del test IT-Alert viene evidenziata anche dall’assessore regionale alla Protezione Civile, Enrico Melasecche. “Poter disporre di un ulteriore strumento di informazione e comunicazione per avvisare i cittadini in caso ad esempio di precipitazioni piovose intense, in un territorio come quello umbro esposto particolarmente al rischio idrogeologico, riveste una notevole utilità. Garantisce, in maniera semplice e diretta, di contattare un maggior numero di persone, in quell’area specifica. Informare i cittadini, e allo stesso tempo prepararli – prosegue – diffondendo la conoscenza delle buone pratiche da adottare per affrontare eventuali criticità derivanti dai rischi naturali del territorio, è di sicuro, indispensabile supporto alla preziosa attività svolta in ambito di protezione civile per la tutela della vita delle persone e la messa in sicurezza del territorio. La Regione Umbria ha investito molto in questi ultimi anni in interventi di prevenzione, così come ha investito molto sul potenziamento della protezione civile e la formazione dei tanti volontari che coadiuvano l’attività delle nostre strutture. Invitiamo i cittadini – conclude Melasecche – a partecipare al test del 14 settembre, dando il loro contributo per la messa a punto di uno strumento che ci aiuterà ad operare ancora meglio per garantire la sicurezza di tutti”.

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