Una giornata di sport e prevenzione quella che si è svolta nella mattinata di lunedì 23 maggio presso l’aula magna dell’ITIS di Spoleto, dove è stato presentato il libro”Oltre il 90°”, “Sport, prevenzione, vita”, di Flavio Falzetti.
Un’iniziativa promossa dal Settore Giovanile e Scolastico dell’Umbria, in collaborazione con la provincia di Perugia ed il Comune di Spoleto. Un’aula magna affollata di studenti e di autorità istituzionali, quella che ha accolto Flavio Falzetti, che da tredici anni combatte contro la “Bestia”, così come la chiama lui, ossia un tumore oncoematologico. Un giovane che ha trovato il coraggio di contrastare con la grinta e con la forza la malattia e la sofferenza. All’iniziativa erano presenti il coordinatore regionale del Settore Giovanile e Scolastico dell’Umbria Paolo Martellini, il vice sindaco di Spoleto, Stefano Lisci, l’assessore allo sport Giancarlo Cintioli, l’assessore alla scuola, Battistina Vargiu, l’assessore al bilancio, Paolo Proietti, il consigliere provinciale Gianpiero Panfili, il presidente dell’Avis, Sergio Grifoni, il presidente dell’Associazione Gillo e il dottor Nando Scarpelli, responsabile dell’unità di oncoematolgia dell’ospedale di Spoleto che da ben tredici anni cura Falvio Falzetti.
Presenti anche allenatori e giocatori di calcio, come Paolo Berrettini, ex CT della nazionale italiana under 19, l’ex giocatore di serie A Massimo Esposito, (che ha ricordato molto emozionato ex giocatori che ora non ci sono più, ribadendo di praticare lo sport in modo sano, senza farsi troppe illusioni e falsi miti) Luciano Mancini, commissario tecnico della rappresentativa umbra e in collegamento telefonico anche Guglielmo Stendardo, giocatore della Lazio, che ha sottolineato l’importanza della proposta di legge “Passaporto ematico”, per tutelare coloro che praticano attività sportive con accertamenti ematici e controlli cardiaci. Moderatore dell’incontro Renzo Berti.
A salutare i presenti il dirigente dell’ITIS di Spoleto, prof.ssa Fiorella Sagrestani, che ha ribadito l’importanza che iniziative come questa hanno all’interno della scuola, non solo per uno stretto legame tra scuola e sport, ma, in particolare, per far conoscere episodi di tal genere e mettere in guardia i giovani che malattie come questa possono colpire tutti.
Anche il dottor Scarpelli ha fornito alcuni importanti dati, ribadendo che l’eccesso di fumo e di alcool favorisce l’originarsi di tumori. E’ stata poi la volta di Falvio Falzetti, che ha raccontato la sua vicenda, testimoniando, come proprio il calcio gli abbia dato la forza di combattere contro questa grave malattia. “Sono tonato a giocare a calcio dopo 45 cicli di chemioterapia – ha ribadito Falzetti – anche se la mia Champions League è stata solo un campionato interregionale. Ma sono convinto, oggi più che mai, che senza la “Bestia” sarei andato lontano, avrei potuto fare una certa carriera, arrivando magari tra i professionisti, realizzando un sogno accarezzato sin da bambino. Non vivo di rimpianti, è solo questione di consapevolezza e quando ti curi per un linfoma da più di dieci anni, e sai che potresti morire, tutto intorno ti diventa più chiaro. Le cure sono importanti, ma è fondamentale anche avere un animo guerriero, perché deve essere la mente a dominare la malattia. Questo è ciò che ha permesso il mio ritorno alla vita”.
A concludere Paolo Martellini, coordinatore del SGS dell’Umbria, nel suo intervento ha ribadito “quanto la vicenda di Falzetti sia importante e quanto lo sport in generale e il calcio in particolare si debbano impegnare per essere sempre in prima linea nell’adottare politiche di prevenzione aiutando la ricerca a sconfigger queste malattie”.
