di David Militoni (*)

Apprendiamo con piacere che, finalmente, dal prossimo 1 ottobre si insedierà al S.Matteo degli Infermi il nuovo primario di ostetricia-ginecologia nella persona del prof. Fabrizio Damiani al quale formuliamo i migliori auguri di buon lavoro e diamo il benvenuto in città.
E' una notizia che aspettavamo da tempo, dal settembre 2010, dal repentino e inaspettato pensionamento anticipato del Prof. Giulio Martines, professionista capace e stimato che e' stato on grado di costituire una equipe affiatata in grado di raggiungere livelli d'avanguardia e di richiamare utenza dall'intera regione tanto da sfiorare in ripetute occasioni la fatidica soglia dei 500 parti. Da quel momento e' stato purtroppo perso un intero anno, con il risultato di un progressivo sfaldamento della squadra e la mortificazione di risorse cittadine che potevano ambire legittimamente a prenderne le redini, di allarmare con l'incertezza sul futuro molte pazienti che hanno preferito orientarsi diversamente di fronte a scenari incerti come testimonia il numero dei parti a fine agosto.
Dallo scorso autunno, riteniamo di aver fatto la nostra parte, incalzando il sindaco, l'assessore competente e il consigliere delegato tramite una serie di riunioni della IV commissione cercando di sollecitare i vertici della Asl n. 3 a prendere provvedimenti urgenti anche in virtù della gestione personalistica attuata dal Dott. Narducci chiamato a ricoprire temporaneamente tale incarico. Ci e' stato detto che quella era la migliore soluzione possibile e che venivano poste in essere innovazioni tecnologiche che avrebbero migliorato il reparto. Il numero dei parti testimonia il contrario.
Ci auguriamo che dal prossimo mese di ottobre si riesca veramente a voltare pagina e a tornare ad essere quell'eccellenza specifica che il San Matteo merita in questo settore anche in virtù delle spese sostenute dai contribuenti per il nuovo reparto. Damiani lo ha dichiarato nella conferenza stampa di presentazione e auspichiamo che le sue intenzioni possano concretizzarsi magari prima ancora di quell'anno e mezzo di tempo che si e' voluto concedere per riportare il reparto ai livelli che gli competono con il coinvolgimento fattivo delle professionalità presenti.

(*) Pdl Spoleto