“Le cose di ogni giorno raccontano segreti a chi le sa guardare ed ascoltare, per fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole l’albero, per fare l’albero ci vuole il seme” cantava Sergio Endrigo nella famosa canzone che sembra quasi attagliarsi alla vicenda politica che da mesi, avvolta ancora nel ‘giallo’, imperversa sui banchi del consiglio comunale dopo la notizia di un presunto tentato furto di un albero che potrebbe veder coinvolto un amministratore locale.
Una vicenda che, atti alla mano, per chi li possiede e li ha visti, come i membri della Commissione Controllo e Garanzia del presidente Diego Catanossi ma anche la Procura della Repubblica di Spoleto cui è arrivata una informativa della Polizia locale, si sarebbe potuta risolvere nel giro di poche ore.
Invece, a quattro mesi di distanza, tutto è ancora avvolto in un mistero, un giallo appunto, tra la maggioranza di centrosinistra che arriva addirittura ad invocare la secretazione degli atti, ritenuti invece accessibili dalla segreteria comunale quanto meno per il ruolo che rivestono i consiglieri comunali.
A quanto è stato possibile fin qui apprendere, nella giornata di sabato 1 ottobre scorso i Vigili del fuoco intervengono per mettere in sicurezza una quercia caduta a terra a seguito del maltempo e transennare la zona. Il giorno dopo alla Polizia locale arriva la segnalazione che almeno due persone avrebbero scavalcato le protezioni e iniziato a segare i tronchi.
La pattuglia arriva sul posto, unica cosa fin qui certa, e avrebbe identificato i presenti. Che per la minoranza vedrebbero appunto la presenza di un amministratore municipale. A quale titolo si stava operando lì? Davvero per sistemare meglio i tronchi, quale gesto di alto senso civico, o per tentare di appropriarsi indebitamente della legna?
L’interpellanza presentata al sindaco ha prodotto una relazione da cui si evince che nessun amministratore era presente sul luogo al momento dell’intervento degli agenti. Tutto finito, dunque?
Neanche per idea. L’atto cozzerebbe, a detta dei consiglieri, con il verbale della polizia municipale intervenuta sul posto. Per questo giovedì scorso, a quattro mesi dai fatti, la Commissione controllo e garanzia ha votato per l’audizione del sindaco e dei vertici della polizia locale che, a quanto trapela, dovrebbe avvenire tra una decina di giorni.
Ma come tutti i “gialli” che si rispettano, tipici di quando si cerca magari di annacquare le cose, non mancherebbe un nuovo colpo di scena: sarebbero stati infatti due gli interventi della Polizia locale effettuati nel corso della giornata domenicale.
Ecco perché l’opposizione, tra cui spicca il consigliere Paolo Piccioni, tra i più informati sull’affaire, è intenzionata a non mollare. Con i tempi che la burocrazia (e la politica) ovviamente impongono.
E che potrebbero portare a scrivere un nuovo versetto per la celebre canzone di Gianni Rodari: “per sapere dell’albero ci vuole più tempo che a farlo”