Il colpo era stato portato a segno una settimana fa ad Anghiari, grazie a particolari "tecniche di distrazione", la refurtiva era già stata acquistata da due Compro-Oro fuori regione
Sarebbero un uomo e una donna provenienti da Rimini gli autori del furto subito giovedì scorso (23 marzo) dalla gioielleria Meazzini di Anghiari (Ar).
Un colpo portato a segno grazie a tecniche di distrazione per far venir meno l’attenzione dei commercianti, fornendo agli abili autori di furti l’occasione di mettersi in tasca oggetti piccoli ma dal valore consistente. Solitamente i malviventi entrano in due in una gioielleria in cui lavora un solo addetto, così mentre uno impegna il commesso chiedendo informazioni e facendosi mostrare alcuni oggetti, l’altro intasca abilmente la refurtiva, a volte utilizzando sacchetti confezionati in modo da eludere i sistemi antitaccheggio.
Ciò è quanto sarebbe accaduto nell’esercizio di Anghiari, quando due persone hanno fatto ingresso nella gioielleria uscendone poco dopo con 4 gioielli in tasca, per un valore che sfiora i 1.300 euro. Il proprietario non se ne sarebbe accorto immediatamente, ma subito dopo ha segnalato il furto e la descrizione dei due soggetti ai carabinieri di Sansepolcro.
Pare che i due viaggiassero su un furgone lasciato a poca distanza dalla gioielleria, nella speranza che nessuno lo notasse, ma i carabinieri sarebbero riusciti ugualmente a rintracciarlo il giorno seguente, quando la coppia aveva fatto ritorno in zona per mettere a segno altri colpi. Fermati e perquisiti, avevano ancora con sé una parte della refurtiva.
Le indagini non si sono però fermate qui: riuscendo a ricostruire i movimenti del mezzo, i militari sono arrivati prima a Cesena e poi a Civitanova Marche (MC), dove due “Compro-Oro” avevano acquistato gli oggetti rubati ad Anghiari. L’acquisto, coma da normativa, è avvenuto identificando le persone che hanno portato in vendita i preziosi, che erano proprio le due persone rintracciate dai carabinieri.
È ipotizzabile che i due sarebbero stati anche pronti a reagire qualora scoperti: con loro, infatti, avevano una mazza da baseball, un coltello a serramanico ed un taglierino. Tutto immediatamente sequestrato. I gioielli sono rientrati nel possesso del legittimo proprietario, mentre i due riminesi sono stati denunciati alla magistratura per furto, ricettazione e possesso di armi o oggetti idonei ad offendere.