Si fanno sempre più nitidi i contorni del furto di farmaci avvenuto nella notte tra il 30 e il 31 maggio 2016 nei locali del Servizio di Distribuzione Diretta dei Farmaci dalla Usl Umbria 1, a Perugia. A comunicare l’esatto ammontare del furto è una nota della stessa azienda ospedaliera: un colpo, quello commesso dai ladri, di circa 870mila euro. Sale dunque il valore del bottino, stimato nelle ore precedenti in 300mila euro. Si tratta, come già era stato precisato dalla Usl dopo la scoperta del furto, di farmaci ad alto costo, in particolare quelli per l’epatite C, per un valore di circa 700mila euro, uniti ad altri farmaci oncologici orali ed eparinici.
I ladri, nella notte, si sono introdotti nello stabile di via XIV Settembre, presso la sede del Distretto sanitario del perugino, accedendovi usando una scala dal lato alto dell’edificio che si affaccia sul parcheggio. Una volta entrati si sono introdotti nel locale della farmacia dopo aver divelto con un piede di porco la grata di acciaio di protezione. Sui fatti indaga la polizia di Perugia, che ha effettuato il sopralluogo insieme ai colleghi della scientifica. Insieme, le forze dell’ordine stanno cercando di comprendere nel dettaglio non solo come la banda di ladri ha agito, ma anche se dietro al ‘raid’ ci sia l’ombra del mercato nero. Ciò che lascia insospettire gli inquirenti, infatti, è che i ladri hanno rubato solo farmaci molto costosi, e che dunque il furto sia avvenuto ‘su commissione’.
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