Jacopo Brugalossi
Non versò all’erario le ritenute d’acconto di consulenti e professionisti che lavorarono per l’edizione 2004 del Festival dei 2 Mondi. Una omissione che è costata cara all’ex presidente dell’Associazione Festival, Francis Menotti, condannato oggi pomeriggio a 6 mesi di reclusione in virtù del fatto che l’imputato è incensurato. Il giudice Maiorca ha così sostanzialmente accolto la richiesta del pm Federica Albano. Era stato un controllo incrociato effettuato dall’Agenzia delle Entrate a far aprire il fascicolo per “omesso versamento di ritenute certificate”. Una omissione che valeva più di 100.000 euro. Tante le pene accessorie comminate oggi a Menotti: si va dall'interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese e dagli uffici pubblici per 6 mesi, alla incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per 1 anno, all’interdizione dalle funzioni di rappresentanza e assistenza in materia tributaria per 1 anno per finire con l'interdizione perpetua dall'ufficio di componente di commissione tributaria. Francis dovrà inoltre provvedere a sue spese alla pubblicazione della sentenza su tre quotidiani cartacei umbri.
L’avvocato della difesa, Salvatore Finocchi, ha annunciato ricorso in Appello. Nel corso delle tre udienze (alle quali Menotti non ha mai preso parte) l’avvocato Finocchi ha contestato l’ipotesi accusatoria sia perché non era stato Menotti a presentare la certificazione in via telematica ma uno studio professionale, sia per la mancata notifica dei versamenti reclamati dall’Erario. Il legale ha messo in evidenza che l’Agenzia delle Entrate non ha neanche mai applicato la procedura del “Concordato amichevole”. Argomenti che torneranno all’attenzione della Corte d’Appello anche se il reato si prescriverà fra poco più di un anno. Non ci saranno invece conseguenze sotto il profilo civilistico: a quanto è dato sapere, infatti, l’Agenzia delle Entrate non si sarebbe costituita parte civile.
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