Due uomini, entrambi extracomunitari, sono stati denunciati all'autorità giudiziaria dal Corpo forestale dello Stato di Gualdo Tadino e dai carabinieri di Fossato di Vico per gestione non autorizzata di rifiuti: i due infatti raccoglievano e accumulavano materiali ferrosi per rivenderli e dunque ricavarne profitto. Il tutto anche a rischio di creare seri danni all'ambiente, a causa della dispersione sul suolo dell'olio minerale dei motori depositati a terra e dalle emissioni prodotte dalla bruciatura dei cablaggi e dei cavi elettrici, che i due provavano a ripulire al fine di ricavarne il rame dalla guaina e quindi rivendibile con una quotazione più alta.
L'area utilizzata come deposito di materiali ferrosi è grande circa mille metri quadri, ed è di pertinenza di un immobile preso in affitto dai due cittadini extracomunitari, in località Collina del Comune di Fossato di Vico, in provincia di Perugia. Nella zona è stata riscontrata la presenza di ingenti quantitativi di rifiuti pericolosi e non pericolosi di varia tipologia: tra questi scarti di materiali ferrosi e materiale elettrico.
A lanciare l'allarme è stata la stessa popolazione, messa in guardia dall'illegale quanto molesta abitudine dei due di accendere, perlopiù nelle ore serali, fuochi a terra per bruciare la plastica dei cavi elettrici, fatto che ha causato lo sviluppo di un odore acre nell'aria e di emissioni inquinanti.
(Ale. Chi.)
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