“Penso che sia utile, su un tema così importante come quello della variante ferroviaria per l'Alta velocità, avere il massimo del rispetto per tutte le posizioni evitando atteggiamenti trionfalistici o polemici a prescindere, che non giovano ad un confronto che dovrebbe essere costruttivo ed al cui esito sono legati il futuro e gli interessi non solo di Gubbio, ma dell'intera comunità regionale”. Al consigliere regionale Andrea Smacchi (PD) “preme fare alcune precisazioni di merito” dopo l'illustrazione della scorsa settimana, in Seconda Commissione, della proposta di variante ferroviaria Fossato di Vico – Perugia, da parte del Comitato 'Ultimo treno'.
Smacchi ritiene doveroso sottolineare come esistano, in Umbria, territori “particolarmente marginalizzati dal punto di vista viario e questa è sicuramente un'occasione per approfondire se siano praticabili soluzioni importanti e rispondenti alle esigenze ed alle aspettative della popolazione. A tale proposito – aggiunge – voglio precisare che, al termine dell'audizione dello scorso 4 ottobre in Commissione, nessuno ha firmato alcun documento, ma proprio il sottoscritto ha ribadito la necessità di individuare un percorso di approfondita valutazione in quanto sarebbe inopportuno e dannoso per la comunità regionale continuare a ragionare su due ipotesi alternative di tracciato. In questo contesto – ricorda – si è deciso di nominare un gruppo di lavoro che avrà il compito di approfondire e valutare attentamente tutte le opzioni in campo, attraverso una serie di ulteriori audizioni a partire da quella con l'Ad di Trenitalia al fine di arrivare in tempi ragionevoli ad una sintesi propositiva da consegnare al Consiglio regionale”.
“Il prossimo Piano regionale dei Trasporti – ribadisce Smacchi -, dovrà contenere l'ipotesi di tracciato più utile, funzionale e sostenibile dal punto di vista economico. Pensare di lasciare al Ministero dei Trasporti la scelta su una questione centrale per il futuro della nostra regione, come proposto dal Comitato, del quale peraltro sono uno dei soci fondatori, sarebbe un forte segnale di debolezza . In un momento così difficile – conclude Smacchi – dove le risorse a disposizione vanno centellinate fino all'ultimo centesimo, occorre concentrarsi da subito sulle opere che rispondo alle esigenze dei territori e alle aspettative della popolazione e che soprattutto possono trovare concreta attuazione in tempi ragionevoli”.