Riteniamo doveroso, come sempre, offrire spazio alle repliche e ai chiarimenti di chi si sente chiamato in causa. Ma altrettanto doveroso è ribadire che il nostro lavoro si basa su atti, dichiarazioni ufficiali e fatti oggettivi, senza interpretazioni o giudizi politici
Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Foligno prende posizione contro quanto riportato nell’articolo pubblicato su Tuttoggi.info “Forno crematorio bocciato definitivamente dal Consiglio comunale“, relativo alla bocciatura definitiva del progetto per la realizzazione di un impianto per la cremazione a Colfiorito. Secondo il gruppo PD, l’articolo “tenta di far passare la sinistra e l’intera opposizione come i soggetti che hanno cambiato idea”, mentre la verità, sottolineano, “è esattamente l’inverso”.
I consiglieri del PD contestano quella che, a loro giudizio, sarebbe una narrazione distorta dei fatti e un tentativo di attribuire all’opposizione un presunto “cambio di idea” rispetto alla realizzazione dell’impianto. Nel nostro articolo, però, non si afferma né si suggerisce che i consiglieri di minoranza abbiano cambiato posizione. Al contrario, abbiamo riportato la dinamica consiliare dell’ultima seduta, sottolineando – come da verbale – che a votare per l’insussistenza dell’interesse pubblico sono stati solo gli esponenti della maggioranza, mentre l’opposizione ha scelto di non partecipare al voto, lasciando l’aula. Così come è stato riportato che i consiglieri di minoranza non presero parte alla votazione nemmeno in sede di commissione, l’8 maggio scorso.
Abbiamo inoltre ricordato che nel marzo 2024, in una fase iniziale, fu proprio l’intero Consiglio Comunale – maggioranza e opposizione – ad esprimersi in maniera unanime contro il progetto, che vale la pena ricordare era fino ad allora in fase di istruttoria tecnica e per questo non ancora arrivata in aula consiliare o di dominio pubblico. E per finire non mancano nemmeno le motivazioni che alcuni esponenti del centrosinistra hanno rilasciato a margine dell’ultimo Consiglio, i quali hanno motivato la scelta di non votare con l’intento di evitare possibili responsabilità, nel caso si configurassero ipotesi di risarcimento da parte della società proponente.
Riteniamo doveroso, come sempre, offrire spazio alle repliche e ai chiarimenti di chi si sente chiamato in causa. Ma altrettanto doveroso è ribadire che il nostro lavoro si basa su atti, dichiarazioni ufficiali e fatti oggettivi, senza interpretazioni o giudizi politici.
Di seguito pubblichiamo integralmente la nota del gruppo consiliare del Partito Democratico, così che i lettori possano farsi un’opinione completa.
“Nell’articolo si tenta di far passare la sinistra e l’intera opposizione come i soggetti che hanno cambiato idea rispetto alla non realizzazione del forno crematorio a Colfiorito. Si rigira completamente la verità dei fatti. Non si chiarisce che il percorso del progetto è stato tenuto segreto fino a che non c’è stata una fuga di notizie ed è uscito un articolo sul Corriere dell’Umbria. Durante l’ultimo Consiglio comunale, atti alla mano, si è ricostruito tutto l’iter della pratica: l’iniziativa è cominciata con l’acquisto di un terreno, da parte della società che avrebbe poi dovuto costruire il forno, adiacente al cimitero di Colfiorito e la conseguente donazione al Comune di Foligno di questo terreno, che avrebbe consentito la costruzione della struttura, altrimenti il progetto non si sarebbe potuto assolutamente portare avanti, per esiguità di spazi. Il 7 novembre 2023 è avvenuta la presentazione ufficiale della proposta del Project financing al Comune, dopodiché sono andati avanti scambi di documenti tra comune e società per tutti le azioni da fare, fino a che, il 13 febbraio 2024, si è svolta la commissione per il controllo architettonico e del paesaggio, che ha sottoposto il progetto a valutazione ed ha espresso parere favorevole, salvo qualche modifica da apportare. E ancora nessuno di noi sapeva nulla, tanto meno i cittadini di Colfiorito. Il 22 febbraio 2024 è uscito un articolo sul Corriere dell’Umbria che dava notizia del progetto del forno crematorio. A questo punto gli abitanti di Colfiorito sono insorti contro l’amministrazione comunale. Il Sindaco, in una assemblea pubblica, ha dichiarato che lui non sapeva niente ed ha promesso ai cittadini esasperati che non avrebbe dato l’approvazione al progetto ( la risposta, per legge, doveva essere data teoricamente entro 90 giorni). L’amministrazione comunale ha fatto marcia indietro, viste le imminenti elezioni e lo scontento dei Colfioritani. La società richiedente, a questo punto, ha presentato ricorso al TAR e richiesto un risarcimento danni.
Ora si vuole far credere che sia l’opposizione ad aver cambiato idea! L’opposizione ha ritenuto giusto di non essere implicata in una questione che ha mancato di trasparenza fin dall’inizio, e di non dover essere quindi coinvolta a dire un no che semmai, su richiesta , doveva essere detto all’inizio della presentazione del progetto e non un anno e mezzo dopo. È esattamente l’inverso, non è stata certamente la sinistra che ha cambiato idea, perché non votando non si è espressa né per un sì né per un no, la sinistra ha inteso deplorare tutta la procedura per come si è svolta. È stato adottato un metodo inaccettabile, in cui si sono affermate delle cose smentite platealmente dai fatti e dalle carte. E noi avremmo dovuto prestarci ad una farsa di questo genere? Le cose vanno ristabilite per quello che sono, per come si sono verificate“.
Firmato Gruppo consiliare PD