A S.Eraclio i fuochi d’artificio de “La Gabbia di Fuoco” si sono materializzati all’improvviso dall’edificio scolastico, dalla chiesa di San Marco, dal campanile, da ogni angolo delle abitazioni che si affacciano su Largo Garibaldi e dalla Torre e dalla collina. Il Carnevale ha così messo a fuoco il Castello dei Trinci e il centro storico. Uno spettacolo unico nel suo genere con suoni, luci e bagliori, illuminando il cielo non appena il sole ha lasciato spazio alla luna.
L’appuntamento con gli straordinari giochi pirotecnici mozzafiato che si è consumato alle 19 è risultato eccezionale tanto da affascinare il pubblico che è rimasto estasiato ed entusiasta. Alle 15 in un turbinio di coriandoli le vie, le piazze, e i vicoli erano affollati da una miriade di turisti che hanno cosi decretato il meritato successo alla rassegna nelle sue sfaccettature (maschere, carri allegorici di cartapesta, artisti da strada, bande).
Anche il paese era in festa con le vetrate dell’edificio scolastico addobbate mentre le 500 maschere di ceramica dipinte dagli allievi dell’Istituto comprensivo “Galilei”, con cui il Carnevale ha finanziato l’attività didattica della scuola, hanno riscosso un lusinghiero successo nel mercatino registrando ottimi proventi. Le tematiche degli spettacoli della rassegna teatrale sono stati apprezzati dal pubblico che ha gremito sia la “Sala don Luciano” di Sant’Eraclio che l’Auditorium “San Domenico”. Un’altra caratteristica saliente sono stati i laboratori allestiti nella taverna del rione Contrastanga e nel centro commerciale “Ipercoop” di Collestrada dove i ragazzi sporcandosi le mani hanno potuto esprimere la loro creatività nel realizzare le maschere. Le due iniziative didattiche hanno avvicinato le nuove generazioni all’arte della cartapesta. Sino al 17 febbraio martedì grasso si potranno ancora degustare le prelibatezze all’Osteria.