di Omero Savina (*)
Mi duole particolarmente pensare così la città nella quale sono nato e dove ho vissuto buona parte della mia vita ma sembra proprio che la situazione negli ultimi tempi sia vertiginosamente precipitata.
Abbiamo iniziato infatti con due profonde ferite inferte al fiume Menotre. La prima, lo scorso mese di aprile, ha visto un singolare fenomeno di dissesto idrogeologico causato dai lavori per la costruzione della SS 77, in prossimità dell'abitato di Ponte S. Lucia. La seconda, pochi giorni fa, ha determinato il prosciugamento pressoché totale del fiume, per un tratto di circa 3 chilometri da Leggiana a Scopoli, probabilmente, a seguito di una captazione sconsiderata delle acque.
E' emerso poi di recente, l'inquinamento delle falde idriche superficiali, nella zona compresa fra via Piave e porta Romana.
Circa 5 chilometri quadrati infestati dal tetracloroetilene, sostanza utilizzata dalle tintorie oppure nell'industria, per il lavaggio dei macchinari di metallo.
A seguito dell'accaduto, il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha emesso un'ordinanza di divieto d'attingimento ai pozzi finalizzato all'uso alimentare.
Proprio oggi, consultando il sito “Spolveriamo l'aria” dell'Agenzia Regionale per l'Ambiente ho preso atto con rammarico che la nostra città dall'1 al 10 gennaio, ha superato per ben 7 volte i valori consentiti di polveri sottili (PM 10), conquistando così il primato di città dell'Umbria con la qualità dell'aria peggiore.
La legge, tra l'altro, consente un massimo di sette sforamenti all'anno quindi ci siamo già giocati tutti i bonus.
Vogliamo parlare della raccolta differenziata? Marcia ancora con percentuali vergognosamente basse. Siamo troppo indietro e credo che questo sia sotto gli occhi di tutti i cittadini. Le politiche di gestione dei rifiuti faticano ad imporsi ed a decollare per tante ragioni, legate non solo all'azienda partecipata V.U.S.
Da tempo troviamo a ridosso dei cassonetti oltre all'immondizia lasciata dai soliti cretini, una serie incredibile di oggetti abbandonati che spesso vengono portati via da persone indigenti.
Il futuro cosa ci riserverà? Se seguitiamo così, magari un domani un bel progetto di un'area da adibire a discarica nel nostro territorio comunale!
Non ci siamo! Io rivolgo un accorato appello a tutta la politica, di cui anch'io faccio parte.
Qui c'è bisogno di aprire subito una discussione che in tempi brevi porti a delle azioni concrete di bonifica, di recupero dei danni ambientali e che incida in positivo sulla qualità dell'aria.
Cominciamo immediatamente a ridiscutere il piano del traffico urbano partendo dall'unico obiettivo possibile, la salvaguardia della salute pubblica.
Sollecitiamo i soggetti istituzionalmente deputati, a controllare il territorio ed eventualmente, a recuperare anche l'aspetto sanzionatorio che non risolverà il problema ma che sicuramente contribuirà ad attenuarlo.
Abbiamo bisogno di un cambio di marcia significativo nella raccolta dei rifiuti e nelle modalità attraverso le quali essa avviene.
E' il primo dovere che dobbiamo assolvere per noi, per i nostri concittadini e per Foligno.
(*) Consigliere comunale Pd-Foligno