Terni punto di riferimento tra Umbria e Lazio

Nella giornata di ieri l’assessore all’urbanistica Leonardo Bordoni, insieme al presidente dell’associazione Carit Luigi Carlini, l’architetto Manuela Moretti per la regione Lazio e l’architetto Roberto Meloni per il Comune di Terni ed il professore Giovanni Caudo dell’Università Roma Tre, hanno presentato il Focus di ricerca, per studiare i rapporti tra la città di Terni e l’area metropolitana romana.

Il progetto

Alla base del focus di ricerca c’è il lavoro dell’ Osservatorio urbanistico della Regione Lazio, che ha prodotto il rapporto di ricerca Roma Regione Capitale, nel quale si evidenziano le relazioni fra Roma e l’area vasta, con riferimento anche ad un aspetto che scavalla i confini regionali ed investe in maniera significativa, sia da un punto di vista culturale che economico, anche il territorio umbro, in particolar modo ternano.

Roma Tre

Il progetto è reso possibile dalla collaborazione, non solo, tra la regione Umbria e la regione Lazio, ma anche con l’Università Roma Tre, ed è finanziato dalla Fondazione Carit (Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni).

“Fase importante”

“Oggi si apre una fase molto importante – ha spiegato l’assessore Bordoni – ovvero la fase di interlocuzione con la città, con i grandi e piccoli portatori di interessi. Siamo al punto in cui si deve definire in dettaglio quelli che sono i temi di indagine di questo focus che devono rispondere a sei macro-aree così definite: infrastrutture, residenzialità, sanità, industria e innovazione, università e ricerca, ed infine sport e tempo libero”.

Gli obiettivi

Lo scopo del Focus, dalla durata di 12 mesi, è quello di rendere Terni il trait d’union tra la regione Umbria e la regione Lazio. Per farlo si cercherà di implementare e potenziare innanzitutto il sistema infrastrutturale e logistico, nonché l’offertà urbana valorizzando e rendendo quindi Terni una città in cui vivere e abitare. In quest’ottica rientrano ovviamente politiche di valorizzazione del sistema sanitario e scolastico e del settore turistico.

“Tutti argomenti  – ha spiegato il professor Caudo – che saranno sviluppati e che dovranno anche necessariamente essere visti in ottica covid, purtroppo”.

La collaborazione con Roma Tre

“L’Università di Roma Tre – ha raccontato il professor Caudo – aveva cominciato circa 4 anni fa a mettere l’accento su quella che abbiamo cominciato a chiamare “Roma Regione Capitale”, nel senso che dati alla mano ci siamo accorti che stava mutando il rapporto tra Roma e il suo territorio, ma soprattutto tra Roma e il Centro Italia. Questo ha permesso di far vedere un altro punto di vista riguardo al rapporto dell’area metropolitana, non più una città centripeta, ma una città che funziona anche nei suoi territori confinanti”.

È facile intuire come la convergenza di interessi abbia agevolato, dunque, la collaborazione dell’Università con il Comune di Terni.

“L’idea è di capire come in territorio ternano sia cambiato sotto l’influenza di Roma, consapevoli che non c’è più una dipendenza univoca tra centro e periferia, ma che il rapporto tra Terni e Roma è molto più articolato. Bisognerebbe iniziare a considerare anche il rapporto tra Terni e le aree di mezzo, intermedie a Roma, che inizia ad essere importante”.

Gli interventi

L’Architetto Manetti, direttrice della Direzione Regionale delle politiche abitative della regione Lazio ha raccontato come l’Osservatorio, promosso in collaborazione con l’università, sia stato fortemente voluto e come abbia loro permesso di avere le basi per conoscere a tutti gli effetti il territorio e i fenomeni che su di esso si sono succeduti nel corso dell’ultimo decennio, con “risultati per nulla scontati”.

“Per questo motivo abbiamo accolto con grande favore l’invito che ci è stato posto dal Comune di Terni e poi dalla regione Umbria”. Sottolineando come in questo progetto, lo scambi di vantaggi sia reciproco perché, piccole realtà come quella di Terni, possono insegnare comunque molto in termini di qualità.

L’assessore Melasecche

“L’obiettivo – ha spiegato l’assessore Melasecche – è di potenziare il percorso che porta a migliori servizi per i cittadini, come stiamo facendo in questa fase, come Regione Umbria, per quello che riguarda il discorso delle infrastrutture: penso alla Orte-Civitavecchia e alla Orte-Falconara. Bisogna ricordare che l’Umbria è assolutamente una regione policentrica e la parte centro-meridionale, per ragioni culturali, sociali ed economiche, ruota e vive su Roma”.

In genere, ha ricordato Melasecche, un miglioramento delle infrastrutture logistiche avrebbe un’importanza rilevante anche sugli scambi commerciali, e di pari passo quindi nell’ambito economico.

di Alessia Marchetti