“Volevamo dare alla popolazione, la possibilità di fruire gratuitamente di un posto fantastico. Ora però diciamo basta, semplicemente non riusciamo più ad andare avanti“. Parole amare che segnano la fine, a nemmeno due mesi dall’inizio, della sperimentazione di un nuovo progetto comunale, quello di affidare alle associazioni del territorio dei chioschi nei parchi cittadini a disoccupati ed associazioni.
Il bando. Due sole le domande pervenute a Palazzo per la gestione dei chioschi di cui una non è mai partita (quella a Ponte San Giovanni) e l’altra, quella di Montegrillo, terminata prima del previsto. Tra le motivazioni del flop del bando, che poteva rappresentare una grande opportunità per parchi verdi e cittadini, una mancata partecipazione del pubblico, le spese eccessive da sostenere e forse il modo frettoloso in cui il bando è stato trattato. Dal canto suo, il Comune ha sicuramente avviato un progetto che, se pensato meglio, in futuro potrà diventare un’importante risorsa per i cittadini e per i parchi di Perugia. Il vicesindaco Barelli, anche a capo delle aree verdi cittadine, durante il press tour di mercoledì tra i parchi di Perugia, riguardo alla chiusura anticipata di Montegrillo ha detto “I termini del bando si sono chiusi forse troppo frettolosamente ma per il prossimo anno aggiusteremo il tiro“.
A comunicarne l’amara notizia Antonio Lusi dell’associazione cittadina Perugia solidale. “Con riferimento alla manifestazione “Un Estate al Parco” presso il Parco di Montegrillo Perugia, mettiamo in evidenza che tutti gli eventi in programma da qui al 10 settembre, giorno di chiusura della stagione estiva, sono stati cancellati. Con estremo dispiacere quindi, comunichiamo la fine anticipata della suddetta manifestazione”.
Ma cosa non ha funzionato? “Innanzitutto, il quasi totale disinteresse dei residenti del quartiere e dei quartieri limitrofi – spiega Lusi dell’associazione Perugia solidale che ha gestito il chiosco nel parco di Montegrillo – i quali sono accorsi in massa solo ed esclusivamente in occasione di uno spettacolo estremamente oneroso, fregandosene di altri spettacoli di importante valore ad ingresso gratuito“. Ma non esclude anche la partecipazione ad un bando che “presupponeva troppi oneri a livello economico e di permessi“. È ancora: due furti in 20 giorni, i tanti controlli per i permessi che negli ultimi giorni “ci ha costretti a vedere redigere diversi verbali da parte di altrettanti uffici”. “Il Comune di Perugia – continua Lusi – che ha patrocinato l’intera manifestazione, non l’ha minimamente pubblicizzata attraverso i propri canali di comunicazione”.
Collaborazione tra associazioni. Ma non per ultima, tra le motivazione della chiusura anticipata, ci sarebbe la mancata collaborazione al progetto da part di alcune altre associazioni che avevano inizialmente dato la propria disponibilità “salvo poi non partecipare neanche ad una serata. In un caso addirittura, due associazioni, sono riusciti a non partecipare ad una iniziativa da loro promossa. In un altro, un’altra associazione, non ha partecipato ad una sua serata, in quanto ci eravamo permessi di invitare una persona a loro non gradita. Una follia in nome dell’associazionismo e dell’aiuto reciproco“. Ma dal presidente di Perugia solidale arrivano anche i ringraziamenti nei confronti di alcune associazioni: “Vogliamo tuttavia citare positivamente le Associazioni Margot e LAV, unitamente al Comitato di Quartiere Montegrillo-Ponte d’Oddi, le quali, non ci hanno fatto mancare il loro importate apporto e di questo le ringraziamo”.
Il futuro di Montegrillo. “Siamo stanchi e provati – conclude Lusi – , avevamo allestito con tanto entusiasmo la stagione estiva, per permettere alla nostra associazione di potere andare avanti autonomamente e non certo per arricchimenti personali. Ora però diciamo basta, semplicemente non riusciamo più ad andare avanti, qualcuno ne sarà felice e lo sappiamo, come sappiamo di un bellissimo gruppo di amici che si è formato o consolidato durante questo periodo e per quali se potessimo, continueremmo imperterriti per il solo piacere di stare insieme. Ieri sera ci hanno rovinato pure questo. Di cose da dire, ce ne sarebbero in quantità, ma preferiamo fermarci qui“. Nonostante le attività di intrattenimento sono già state interrotte e che il chiosco rimanga aperto solo per cercare di smaltire le scorte del bar “non restituibili a prezzo di mercato, senza ausilio di musica” per cui serva permessi Siae, l’associazione continuerà ad occuparsi della pulizia del parco di Montegrillo fino al 10 settembre, come da accordi. Il bando 2016 si è quindi concluso in maniera mediocre ma speriamo nelle edizioni future.