Una classe del V Liceo Scienze Applicate del liceo di Foligno conquista il primo premio al concorso "Nutrire il Pianeta"
Una classe del V Liceo Scienze Applicate del liceo “G. Marconi” di Foligno, ha vinto a Genova il primo premio del concorso “Nutrire il Pianeta”, organizzato da Assoutenti della Regione Liguria.
Il progetto vincitore, proposto dai liceali folignati, si chiama “Finger Food Zero Waste”, è centrato sull’obiettivo 12 dell’agenda 2030 “consumo e produzione responsabile” e si basa sulla produzione di piatti della cultura popolare con il pane secco (uno degli alimenti maggiormente sprecati), dove anche il contenitore è stato progettato con scarti di cucina per ottenere una “bioplastica edibile”.
Sono state pensate e realizzate varie ricette a basso impatto ambientale, che nutrono le persone e il pianeta: frittelle di mele e uvetta su cestino di amido alla curcuma, muffin di pane e spinaci con formaggi svuota frigo, panzanella toscana su cestino di mais al cavolo rosso.
La motivazione al premio da parte di Assoutenti è stata “…la vostra video-ricetta è risultata vincitrice del concorso, per qualità dell’elaborato, valore scientifico e rispetto dei principi di riuso, riciclo e recupero”. La premiazione è avvenuta all’interno del salone “Orientamenti” di Genova che si teneva dal 14 al 17 novembre.
“Una grande soddisfazione per tutto il liceo” ha commentato la dirigente scolastica Paola Sebastiani – questo progetto in realtà nasce da lontano in quanto già l’anno passato tutta la scuola ha seguito un percorso nazionale sulla Biodiversità e Bioeconomia all’interno della valorizzazione delle discipline STEAM (Science Technology Engineering Art Mathematics), un ambito dove i nostri percorsi puntano in modo specifico e con professionalità di rilievo nel corpo docente”
A coordinare il progetto, la professoressa di scienze Daniela Riganelli che commenta “a Genova ci hanno detto di aver molto apprezzato il contenuto scientifico del nostro progetto e di questo siamo molto contenti perché la sostenibilità si fa concretamente acquisendo conoscenze e competenze in ambito scientifico” e conclude “ai nostri ragazzi abbiamo tolto molto e chiediamo di reinventare il futuro per renderlo sostenibile, sarà quindi necessario sforzarsi per renderlo possibile”.